A CORFU,
intorno alle 11 del mattino, la gente attende la prima Resurrezione. Terminata
la messa nella Mitropoli, le campane delle chiese suonano e dalle finestre
delle case vengono gettati sulla strada migliaia di contenitori in argilla
(“botides”) per intimidire i diavoli che vorrebbero impedire la Resurrezione di
Cristo.
Rita
Barrila
Un’altra tradizione pasquale e quella del “Mastelo” (botte). Sotto la
“Pigna Metallica”, appesa all’incrocio delle Vie Nikiforou Theotoki &
Filarmonikis, si radunano i “Fakini”, cioe i facchini della citta ed i
“Piniadori”, che collocano nel mezzo del marciapiede una botte di legno
adornata con mirti e riempita d’acqua. I Piniadori invitano la gente a gettare
dentro delle monete come buon auspicio. In prossimita’ dell’ora della prima
Resurrezione, i Piniadori, sparpagliati nella Piazza, corrono a prendere un
passante da gettare nella botte e questi, dopo aver recuperato le monete che
erano state gettate dentro, esce dalla botte tutto bagnato, e tenta a sua volta
di bagnare la gente. La sera nella Pano Platia (Piazza Superiore) si celebra la
Resurrezione.
A KYTHNOS,
la sera predomina l’usanza del “perdono”, cioe tutti coloro hanno parenti
defunti portano in chiesa carne arrosto, vino e pane che, non appena
“benedetti” dal sacerdote, vengono offerti alla gente.
A KALYMNOS,
nel momento in cui durante la messa si leggono le profezie ed il sacerdote
inizia a dire “Cristo e Risorto”, tutti i presenti applaudono. Dopo la messa
segue la tradizionale preparazione degli agnelli per il banchetto pasquale:
vengono riempiti con riso e fegatini a pezzetti, messi ad arrostire in uno
speciale contenitore di argilla detto “manouri”.
A
mezzogiorno rintoccano contemporaneamente le campane di tutte le chiese, mentre
dalle montagne scoppiano cariche di dinamite dette “LOUKOUMIA”, usanza del
periodo della sottomissione turca.
A LEONIDION,
l’usanza piu spettacolare e quella delle mongolfiere (di carta, fatte a mano).
La notte della Resurrezione, subito dopo il "Cristo e Risorto",
decine di fedeli, per la maggior parte giovani, si dirigono in una radura che
si trova su una piccola collinetta. Li tutti hanno una strana costruzione che
somiglia ad un piccolo aerostato. Posta in una particolare teca dell’aerostato,
c’e una piccola candela che i giovani accendono per fare volare gli aerostati.
Questi, grazie alla forza del vento e al calore che crea il fuoco della
candela, iniziano a salire verso il cielo. Lo spettacolo che si presenta e
impressionante. Centinaia di fuocherelli si trovano in aria e viaggiano. Per
mezz’ora e piu’ i fuocherelli si distanziano e pian piano si disperdono nel
cielo. Contemporaneamente fuori dalla chiesa, si da fuoco al fantoccio del
Giuda.
A YDRA, poco
prima della Resurrezione, le casalinghe sollevano le chiocce dalle loro uova e
quando termina la funzione le ripongono su di esse.
A SINOPI, i
fedeli non dimenticano il loro sentimento per Giuda e quando il sacerdote ha
detto il Cristo e Risorto, si preparano ramoscelli di alloro da bruciare,
perche l’alloro e un albero maledetto (dall’alloro pendeva Giuda).
Nella
FTIOTIDE, la notte della Resurrezione un Delegato ecclesiastico, prende una
canna di segale resa pura dalla benedizione dell’Epifania, sale sul campanile e
la accende per proteggere tutta la regione dalla grandine.
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