E’ iniziato
l’iter per candidare l’isola d’Ischia a Patrimonio Unesco. La pratica è stata
avviata con la delibera di giunta dell’assessore Francesco Rispoli e con un
procedimento d’intesa tra i sei comuni dell’isola verde del napoletano.
L’iter per
la candidatura dell’isola a patrimonio Unesco prevede la costituzione di un
comitato, del quale farebbero parte i sei sindaci e altrettanti esperti di
discipline storiche, paesaggistiche e ambientali.
“Ischia – si
legge nella delibera – è stata la prima colonia greca dell’intero Mediterraneo
occidentale e come le altre isole dell’arcipelago campano è stata crocevia
importante delle varie culture che si sono affacciate sul Mare Nostrum. Anche dal punto di vista naturalistico e
paesaggistico l’isola rappresenta un unicum per la straordinaria varietà delle
sue risorse in grado di proporsi come patrimonio dell’umanità vieppiù per la
presenza del Regno di Nettuno Area Marina Protetta istituita con Decreto del
Ministero dell’Ambiente la cui istituzione è condivisa con la vicina isola di
Procida”.
Nel testo si
sottolinea anche che “il riconoscimento dell’isola di Ischia come patrimonio
dell’umanità costituirebbe un indubbio vantaggio in termini di immagine;
consentirebbe di rafforzare la conservazione ma anche la valorizzazione attiva
del medesimo patrimonio culturale, naturale e paesaggistico; sarebbe da stimolo
allo sviluppo di un’economia sostenibile”.
Far
diventare Ischia parte del Patrimonio dell’Unesco significherebbe quindi
aiutare l’isola in termini di turismo. Dopo il terremoto della scorsa estate,
infatti, il turismo nell’isola verde del napoletano è calato del 63%.
Secondo i
dati resi noti dall’ Aacst (azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo di
Ischia e Procida) il calo delle presenze
turistiche è stato a dir poco drammatico. A Casamicciola, epicentro del sisma,
è stato registrato un calo del 63, 15% di presenze alberghiere di cui il 51,31%
ha riguardato gli stranieri e il 66,58% gli italiani.
Ermanno
Mennella, presidente di Federalberghi Ischia ha riferito che, rispetto al 2016
e al 30 settembre scorso, l’intera isola ha segnato quasi il 7% in meno di
arrivi e quasi il 9% in meno di presenze.
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