Cento ventidue anni fa, il 16 aprile 1896, gli scavi del
Santuario di Apollo a Delfi portassero alla luce la statua bronzea di un
auriga, che si erge sul suo carro pochi istanti dopo la vittoria.
16 aprile 2018
Il giovane
veste il lungo chitone distintivo degli aurighi, che cade in pieghe dritte,
evocando la forma di una colonna dorica. La testa è cinta dalla
"Tenia" decorata a meandro d’argento, simbolo del vincitore.
L’opera faceva parte di un gruppo scultoreo più
complesso, che comprendeva una quadriga e una seconda figura maschile. Fu
commissionata da Polizelo, tiranno di Gela, per ricordare la sua vittoria nei
Giochi Pitici. L’autore dell’opera è sconosciuto, ma l’ipotesi più probabile è
che sia opera di Pitagora di Reggio. La statua, che risale ca. al 475 a.C., è
esempio tipico dello Stile Severo, sviluppatosi in Grecia tra il periodo
arcaico e il classicismo. Questo capolavoro è oggi conservato al Museo
Archeologico di Delfi.
Ambasciata di Grecia a Roma:
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