Tre penisole immerse nel verde offrono vacanze
per tutti i gusti, dalla vita notturna alle spiagge isolate, al misticismo del
monte Athos
Era il 1976 e Maria Callas, accompagnata
dall’amica pianista Vasso Devetzi, sceglieva la penisola Calcidica per
trascorrere le vacanze lontano dai paparazzi. Il soggiorno nel lussuoso Eagles
Palace, in cui oggi è possibile dormire nella suite a lei dedicata, sarebbe
stato l’ultimo in Grecia per la «divina», che si spense l’anno successivo a
Parigi. La stessa zona fu meta anche di un viaggio, mai divenuto romanzo, di
Bruce Chatwin; seguendo le orme di Patrick Leigh Fermor e Robert Byron, visitò
il Monte Athos nel 1985 ritornandone talmente colpito da considerare la
conversione alla fede ortodossa.
Oggi questa regione mistica, quasi sconosciuta
ai turisti italiani, è ancora meta di pellegrinaggi illustri – Putin e il
principe Carlo sono visitatori regolari dei monasteri – e vacanze lussuose per
star del cinema e principesse esotiche, ma ai resort a 5 stelle dotati di
piscine private con vista mare, affianca anche soluzioni di charme e campeggi
immersi nella natura.
Le tre dita
Vista sulla mappa, la Calcidica somiglia a tre
dita che si estendono nel Mar Egeo. Tre penisole parallele che offrono vacanze
molto diverse: a Kassandra, a ovest, si va per la vita notturna; a Sithonia, in
centro, per la natura selvaggia; mentre Athos, a est, è dominata dal
misticismo.
Se il monte non è accessibile a tutti, e men che mai alle donne, alle quali l’ingresso è rigorosamente vietato, il terzo dito offre comunque di che intrattenere i turisti. L’Eagles Palace hotel dispone di una spa eccellente e organizza gite alle cascate di Varvara; ma la vera star è il mare di fronte a Uranopoli (ultima cittadina prima dello Stato retto dai monaci), in grado di competere con quello delle nostre isole più belle. Affittando un barchino sulla costa – o facendosi accompagnare dal personale dell’albergo – si possono raggiungere facilmente le «Drenia», note anche come «Donkey Islands», 6 isolotti che creano una piscina naturale in cui fare il bagno in acque cristalline sotto lo sguardo distratto di caprette e pecore. Sebbene sia vietato pernottarvi, di giorno in una delle isole è attivo un bar attrezzato con ombrelloni, per non rinunciare al comfort sotto il sole.
Il verde e il blu
Lasciato il terzo dito alla volta del secondo,
ci si trova ben pre sto immersi in una foresta di pini che, aprendosi a tratti
sul mare, concede scorci stupendi di verde e di blu. E così, semplicemente
guardando la strada, si possono scoprire le prime spiagge di Sithonia. Lunghissime
e lambite da acque color smeraldo, sono le più belle della Calcidica.
Facilmente accessibili, anche con bambini, dispongono tutte di una parte
attrezzata e una libera.
Se la competizione per il trono della più
bella è acerrima, possiamo sbilanciarci dicendo che Koviou e Kalamitsi
colpiscono per l’acqua trasparente e i fondali sabbiosi. Kriaritsi e Sarti
aggiungono al tutto una vista emozionante sul Monte Athos, che domina il
panorama in lontananza. Al tramonto, invece, merita uno stop Vourvourou,
composta da un susseguirsi di calette chiuse da rocce color ocra (Karidi è la
più bella) con alle spalle un campeggio ombreggiato e ben attrezzato: un posto
speciale in cui osservare il sole che scompare dietro le cime dei pini.
Cucina sacra e profana
Una delle particolarità della Calcidica è che
qui il pesce si mangia. Diversamente da altre zone della Grecia, le pietanze
tradizionali come la moussaka, la melintzanosalata o lo tzatziki sono
accompagnate da un’ampia scelta di pescato locale. Nel porticciolo di Koufo
abbondano le taverne di mare in cui è possibile scegliere gamberoni e orate
appena pescati e farseli grigliare al volo in ogni momento della giornata,
anche alle 5 del pomeriggio.
Facendo il giro della penisola alla ricerca
della spiaggia perfetta, può capitare di incappare anche nei vigneti autoctoni
di Porto Carras e in qualche paesino montano.
A Parthenonas, villaggio caratteristico immerso
in una distesa di ulivi (in cui è possibile pernottare in case tradizionali),
è celebre la taverna di Paul, che offre cucina di terra casalinga con vista
panoramica sulla baia e il tramonto. E, a fine cena, un bicchierino di liquore
ti- pico fatto in casa. Nei fine settimana d’estate anche con musica greca dal
vivo. Turistico, certo, ma comunque piacevole (tavernaparthenon.com).
Poiché la Calcidica è anche una regione in
parte proprietà dei monaci, può capitare che ad agosto a Uranopoli si incappi
in uno show cooking di cucina «sacra», a opera del monaco gourmet Epiphanios.
Così noto da aver attratto anche il celebrity-chef Jamie Oliver.. E se il cibo
dei monaci è sacro, lo è anche il loro delizioso vino Mylopotamos. E chi non
desidera sorseggiare senza peccato?
Forte della presenza massiccia di un turismo
internazionale sempre più esigente, Kassandra, oltre alla scatenata vita
notturna, offre anche soluzioni culinarie raffinate e moderne. Al Sani Asterias
Resort, uno dei più grandi e lussuosi della zona, la cucina del ristorante
Water riflette l’impronta degli executive chef stellati. Così il classico
agnello greco diventa un bocconcino al forno con contorno di ravioli di patate
crudi ripieni di crema di piselli e salsa al profumo di pesca. Da accompagnare
con un bicchiere di Malagoutsia bianco ghiacciato. E la cucina greca non è
l’unica protagonista qui: chef resident del ristorante Fresco del nuovissimo
Sani Dunes è l’italiano stellato Ettore Botrini.
Che si cerchino sacralità o lusso, mare
azzurro e contatto con la natura, cucina casalinga o stellata, la terra che
diede i natali ad Aristotele cerca di esaudire le richieste del turismo moderno
nel rispetto di un territorio ricco e generoso, ma senza rinunciare al
carattere greco che tutti apprezziamo. Una Grecia di-versa dal solito e varia in
cui l’unica avvertenza è: prenotate in anticipo. La competizione con inglesi e
tedeschi è forte, e si sa, loro sono più organizzati di noi.
Qui le foto:
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