La Venere di Milo universalmente nota come la statua di
Afrodite, è uno dei pezzi più pregiati esposti al museo del Louvre. Atene,
adesso, la rivuole indietro
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Dopo l’atteso ritorno di Atene sul mercato dei
bond, la Grecia avanza la prima azzardata richiesta. Il sindaco di Milo,
Gerasimos Damoulakis, ha chiesto con tanto di carta e penna, e con il sostegno
del capo dello Stato greco, Prokopios Paulopoulos, al presidente francese
Macron di restituire la Venere di Milo.
La dea della
bellezza: la Venere di Milo
La statua di
Afrodite, o Venere di Milo, simboleggia nella cultura moderna la bellezza
femminile com’era rappresentata e intesa nel mondo classico. Quest’opera venne
casualmente ritrovata da un contadino greco, nell’isola greca di Milo – Milos, in greco – due secoli fa. Dopodiché
venne acquistata da un militare francese che la diede in dono al suo re Luigi
XVIII. La troviamo oggi esposta a Parigi, al museo del Louvre, tra la Gioconda
e il sarcofago etrusco dei due sposi; ancora oggi è una tra le più celebri
statue greche. Questa non è che la prima richiesta che il governo greco ha
voluto fare: Atene vorrebbe anche riavere, infatti, i marmi originali del
Partenone, custoditi al British Museum di Londra.
Due secoli
di esilio
“Questo è
l’inizio di un tentativo di ottenere qualcosa che dobbiamo sia ai nostri
antenati che ai nostri nipoti“, ha dichiarato il sindaco di Milo a
Euronews. Si spera che l’invito a
riportare a casa la Venere di Milo venga accolto positivamente e la statua
ritorni in Grecia entro il 2020, ovvero dopo duecento anni dal ritrovamento.
Il sostegno
del capo dello Stato
A sostegno
dell’iniziativa di Gerasimos Damoulakis c’è anche il capo dello Stato greco,
Prokopios Paulopoulos. Il presidente, durante una visita all’isola, avrebbe
invitato tutti gli abitanti greci ad inviare messaggi di sostegno affinché la
Venere di Milo possa ritornare nella sua isola nativa. La Grecia si
accontenterà ancora per poco della copia che possiede, ospitata nel museo
archeologico dell’isola, purché il cambio possa riavere presto la sua dea della
bellezza.
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