L’Fmi: i creditori devono fare uno sforzo maggiore per
aiutarla
Una manifestazione davanti al Parlamento di Atene nel
2011, uno degli anni più bui della crisi (AP)
Probabilmente in Grecia non sapranno se ridere o piangere
di fronte all’ennesimo oracolo sul loro destino economico. Dice il Fondo
monetario internazionale chi i costi per pagare gli interessi sul debito
pubblico di Atene diventeranno insostenibili entro 20 anni. A leggerlo in
positivo, questo nuovo verdetto potrebbe suonare: pr 20 anni siete a posto.
Evviva. Ma invece no, il suo significato è che il ventennio in arrivo sarà
tutto di lacrime e sangue, e ci saranno (man mano che gli anni passano) sempre
più lacrime e sempre più sangue, ma e alla fine si scoprirà che ogni sacrificio
è stato inutile, e tutto finirà in tragedia un’altra volta; altro che
risanamento a colpi di austerità.
LUIGI GRASSIA, 31/07/2018
Il Fondo dice che gli obiettivi di surplus di bilancio
imposti ad Atene per pagare gli interessi sul debito strangoleranno l’economia
greca, riducendone la base e la capacità di trarne nuove risorse fiscali. Da
qui il monito dell’Fmi ai creditori internazionali: «La Grecia ha bisogno di un
aiuto maggiore sul debito». Bisognerà condonare una quota maggiore dei capitali
prestati, altrimenti Atene «incontrerà difficoltà crescenti nel mantenere
l’accesso ai mercati finanziari». Questo si sente dire da anni, e lo sanno
tutti senza bisogno che lo ripeta l’Fmi, ma i tedeschi (e non solo loro in
Europa) credono nella virtù imposta con il sacrificio, anche quando i conti
economici smentiscono questa fede, e non c’è niente da fare.
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