Spogliare la Grecia è stato uno scherzo.
Aeroporti, qualche isola, industrie zero,
terre poche, risparmi privati ridicoli, demanio interessante.
Comunque la Grecia aveva un Pil inferiore
alla sola provincia di Treviso.
E’ bastato un sol boccone.
8 luglio 2018
Per l’Italia è diverso.
Un capitale assolutamente enorme.
Secondo al mondo in quanto a risparmio
privato, primo come abitazioni di proprietà, terre di valore assoluto e coste
meravigliose.
Quinta potenza industriale al mondo prima
dell’euro, ottava oggi.
Il Made in Italy è ancora oggi il marchio
numero uno al mondo, davanti a Coca Cola.
Biodiversità superiore alla somma di tutti
gli altri paesi europei.
Come capitale artistico momumentale, non ne
parliamo neanche: è superiore a quello di tutto il resto del mondo.
Francia e Germania, più qualche fondo
americano, cinese o arabo hanno fatto la spesa da noi a “paghi uno e prendi
quattro”.
Tutto il lusso e la grande distribuzione sono
passati ai francesi insieme ai pozzi libici passati da Eni e Total.
Poi anche Eni è diventata a maggioranza
americana.
Anche il sistema bancario è passato ai
francesi insieme all’alimentare.
I tedeschi si sono presi la meccanica, e il
cemento.
Gli indiani tutto l’acciaio.
I Cinesi si son presi quote di Terna, e tutto
Pirelli agricoltura.
Se ne sono andate Tim, Telecom, Giugiaro,
Pinin Farina, Pernigotti, Buitoni, Algida, Gucci, Valentino, Loro Piana,
Agnesi, Ducati, Magneti Marelli,Italcementi, Parmalat, Galbani, Locatelli,
Invernizzi, Ferretti Yacht, Krizia, Bulgari, Pomellato, Brioni, Valentino,
Ferrè, la Rinascente, Poltrona Frau, Edison, Saras, Wind, Ansaldo, Fiat ferroviaria, Tibb,
Alitalia, Merloni, Cartiere di Fabriano…..
Ma…non hanno finito.
Ci sono rimaste ancora le case e le cose
degli italiani.
E i loro risparmi. Circa 3000 miliardi di
euro.
Ora vogliono quelli.
Ecco chi ha chiamato Mattarella e gli ha
“intimato ” di procedere a sbarrare la strada a chi poteva mettere a rischio la
prosecuzione della spoliazione.
I fondi di investimento, i mercati, che, come
ricordavo raccolgono i soldi delle mafie, tutte, grandi e piccole, dei traffici
di droga, di umani, di truffe internazionali, si salvataggi bancari, del “nero”
delle grandi multinazionali, siano esse del commercio, dei telefonini, della
cocaina o delle armi, questi fondi di investimenti dicevo, non hanno finito.
Ora tocca alle poche industrie rimaste, ai
fondi pensioni, ai conti privati, agli immobili.
Ora tocca a noi.
Ecco perché non serve a nulla mediare,
arretrare un po’.
Non si placheranno, l’abbiam già visto.
Bisogna fermarli ora.
Il 24 maggio non vi è venuto in mente nulla ?
Ogni generazione ha il suo Piave.
Questo è il nostro.
Gen. Sergio Fucito
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