A Teatri di Pietra ecco l’Antigone di Sofocle, il 25
luglio a Sutri
A Teatri di Pietra ecco l’Antigone di Sofocle 25
luglio 21,15 Sutri (Viterbo)
All’ Anfiteatro romano di Sutri prosegue, con grande
successo, Teatri di Pietra.
La prestigiosa rassegna, con la direzione artistica di
Aurelio Gatti, unisce danza, teatro e musica ed è organizzata da Pentagono
Produzioni e Circuito Danza Lazio, in collaborazione con il Comune di Sutri ed
il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale.
Mercoledì 25 agosto, per l’adattamento e regia di
Giuseppe Argirò, andrà in scena Antigone di Sofocle, con Jun Ichikawa, Maurizio
Palladino, Renato Campese, Maria Cristina Fioretti, Carmen Di Marzo, Silvia Falabella e Filippo Velardi.
“Antigone è uno dei testi classici che più rappresenta
l’essenza stessa del tragico. La giovane protagonista della tragedia sofoclea,
si ostina a voler seppellire il corpo del fratello Polinice, contro la volontà
dello zio Creonte, che ne vuole punire il tradimento. Polinice si è schierato
infatti contro la sua stessa città e ha trovato la morte in un duello
fratricida con Eteocle. Antigone, che difende i vincoli di sangue e le ragioni
della pietà familiare, si scontra con l’ottusità della ragione di Stato,
incarnando il diritto “naturale” contro quello “positivo”, rappresentando
l’ideale dell’eroina tragica, capace di andare incontro al suo destino con
consapevolezza e lucidità.
Ancora una volta i Greci, pur parlando da lontano,
tracciano la via che unisce passato e presente.
E’ questo l’assunto dal quale si muove il progetto
scenico di Giuseppe Argirò che afferma il valore della riscrittura del tragico
nel Novecento.
La drammaturgia infatti risulta composita: partendo da
Sofocle, arriva ai luoghi contemporanei segnati dalla guerra. Lo spettacolo
affronta il tema dei diritti umani, della pena di morte e del coraggio di
lottare per sovvertire le regole ingiuste con la disobbedienza civile, come
faranno i grandi personaggi della Storia che sono stati in grado di cambiare il
destino di interi paesi …
“Antigone è interpretata dall’ attrice italo giapponese
june ichikawa ,capace di fondere la verità cinematografica e la carica
espressiva della modulazione teatrale a testimoniare la trasversalità del mito
sofocleo. Creonte ci appare spietato ottuso, ossequioso del potere, evoca la
stupidità dei potenti della terra grazie alle risonanze ben calibrate di
Maurizio Palladino. Euridice, sua moglie è Maria Cristina Fioretti, attrice
versatile, in grado di gestire registri lirici ed epici come nel prologo,
tratto dalle Fenicie e opportunamente collocato nel testo dalla felice
riduzione del regista che rende comprensibile il mito. Equilibrata è Carmen Di
Marzo nel vestire i panni della sentinella, personaggio grottesco che assume
qui le sembianze femminili di una delatrice con accenti popolari e
misuratamente dialettali al servizio del Tiranno. Delicata e partecipe La
presenza di Ismene affidata a Silvia Falabella, commovente il figlio suicida di
Creonte: Emone di Filippo Velardi, infine carismatica appare la figura di
Renato Campese nei panni di TIresia.
L’eroina tebana, murata viva va incontro ad una morte
senza redenzione, accompagnata dalla commozione degli spettatori presenti,
affermando il valore rituale del Teatro, ben evocato dalla regia immaginifica
di Argirò e dall’ elegante disegno luci di Giovanna Venzi “quasi a
ricongiungere la civiltà pagana con quella cristiana, creando una
ricomposizione del tempo del mito e del tempo della storia, affermando cosi la
mancata evoluzione del genere umano.”
Area archeologica di Sutri Via Cassia (Sutri/Viterbo)
Inizio spettacoli: 21,15
Ingresso 12 euro
Ridotto 10 euro: convenzionati/associazioni/studenti
Info
& Prenotazioni:
teatridipietra@gmail.com
/ whatsapp 333 709 7449//
FB teatridipietra / teatridipietra.blogspot.it/
biglietti online: www.liveticket.it
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