Gli incendi che da giorni devastano la regione dell’Attica, in Grecia? Secondo il
vescovo Amvrosios, di Kalavryta, sono da attribuire al fatto che il primo
ministro della repubblica ellenica, Alexis Tsipras, sia ateo.
L’alto
prelato della chiesa greco-ortotodossa lo ha scritto ieri sul proprio blog,
suscitando un’ondata di polemiche. Dalla sua sede nel Peloponneso il vescovo
Amvrosios spiega che “il premier ateo Alexis Tsipras attira l’ira di Dio” sul
Paese: “Questi atei di Syriza (il partito del premier, ndr) sono le cause del
disastro“, prosegue il religioso.
Al coro di
dichiarazioni di condanna, va detto, si sono aggiunte immediatamente le voci di
molti esponenti della chiesa ortodossa che dissentono radicalmente dalle
dichiarazioni del vescovo di Kalavryta.
Le sue
parole hanno suscitato un clamore tale che già ieri il vescovo Amvrosios ha
dovuto specificare che esse non esprimono il punto di vista della chiesa
greco-ortodossa ma solamente “il suo punto di vista personale”.
L’ateismo o
almeno il profondo laicismo di Tsipras, peraltro, sono un fatto. Anni fa, al
momento del suo insediamento alla guida del governo della Grecia, il primo
ministro di estrema sinistra rifiutò di giurare sulla Bibbia come da
tradizione.
In Grecia la
religione svolge un ruolo fondamentale per l’identità nazionale sin dai lunghi
secoli dell’occupazione ottomana, quando alla chiesa ortodossa era affidato il
delicato compito di preservare la cultura ellenica, dal punto di vista
religioso ma non solo.
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