Nel centro
dell’Atene asfittica dei primi anni Cinquanta, sospesa tra le ferite ancora
aperte della guerra civile e il sogno di un fulgido avvenire, un vecchio
palazzo signorile racconta la sua storia.
Quella di Takis, uno studente di Giurisprudenza che prima di diventare “zio” era un ragazzo chiuso che amava fischiettare motivi blues e swing..
Un’accusa
infamante grava su suo padre, una vecchia storia d’amore getta ombre sulla
famiglia mentre la guerra di Corea lo attira come attraente catarsi dai peccati
proprii e altrui.
Cosi decide
di partire come volontario, lasciandosi dietro la zia Katingo, la “guardiana
dell’inferno”, e due sorelle.
Finché un
giorno Takis ritorna, sotto forma di fantasma, e come fantasmi ritornano tutti
gli altri membri della tormentata famiglia, impossibilitati ad abbandonare il
dolce miele della vita e dell’amore.
Lo zio Takis
costituisce una moderna, caustica variante di un’antica leggenda bizantina ed
uno dei libri di maggior successo di Ghiannis Xanthulis, il piú audace e
sensuale.
Lo zio Takis
Ghiannis
Xanthulis
trad. di
Maurizio De Rosa
pp. 346
2008
Notizie sull’autore:
Ghiannis
Xanthulis è nato nel 1947 ad Alexandrùpolis, in una famiglia originaria della
Tracia orientale. Ha studiato giornalismo e disegno. Dal 1969 esercita la
professione di giornalista e collabora con numerosi quotidiani e periodici,
oltre che con la radio. Il suo esordio letterario risale al 1981 con il romanzo
La grande pestilenza, a cui sono seguiti altri undici libri. Oltre che
narratore e scrittore di opere teatrali è autore e illustratore di libri per
l’infanzia. Sue opere sono state tradotte in tedesco, francese, spagnolo,
giapponese e turco.
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