Chissà se
la troika lo sa. Il premier Alexis Tsipras si fa sovranista: promette più
assunzioni nel pubblico e reclama la sovranità nazionale ellenica. Prima ha
annunciato di voler assumere più dipendenti pubblici. Ha insistito che i
dipendenti pubblici greci sono inferiori rispetto al numero dei dipendenti
pubblici nei paesi OCSE.
L'occasione
è il meeting sulla "Strategia nazionale per la riforma della pubblica
amministrazione 2017-2019", da dove ha attaccato l'opposizione promettendo
nuovi posti di lavoro.
Saranno
assunti attraverso i concorsi banditi dall'Asep entro la metà del 2018, data in
cui tra l'altro dovrebbero tenersi le prossime elezioni politiche, a meno di
una crisi di governo improvvisa. Secondo il premier, dopo aver effettuato tagli
in vari settori come nei settori di Salute, Istruzione, amministrazioni locali
e modifiche alla Costituzione, l'obiettivo del suo esecutivo sarà quello di
"recuperare la nostra sovranità”.
Ovvero
costruire “una Grecia in grado di garantire la prosperità e la giustizia
sociale”. In tale contesto è inclusa la riforma della giustizia amministrativa.
Attacca
poi l'opposizione di Nea Dimokratia, dicendo che “il culmine di questo
populismo neoliberista è stato la riforma di Mitsotakis che ha individuato
esuberi e movimenti violenti”.
L'evento
si è tenuto presso il Museo Benaki, e l'intervento del premier è stato
preceduto da quello del Ministro per la riforma amministrativa, Olga
Gerovasili. Inoltre ha annunciato la creazione di ulteriori incentivi per il
ritorno in patria dei giovani scienziati, ma senza indicare dove troverà le
coperture.
Scritto da Paolo Falliro
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