Austerità. La Grecia nella prima metà del 2017 ha
registrato un ulteriore crollo delle vendite di beni di consumo essenziali, tra
cui gli alimenti di base. Il dato è notevole soprattutto se si pensa che la
Grecia era già reduce da quasi un decennio di crisi durante il quale aveva
tagliato del 18% la spesa per i generi alimentari.
15 settembre 2017
Di Henry Tougha
La crisi economica continua a flagellare le famiglie
greche, che stentano ad arrivare alla fine del mese – un mese sì, un mese no.
Un’indagine condotta da Nielsen rivela una diminuzione nei consumi e, insieme
ad essa, la situazione catastrofica di migliaia di famiglie. I greci stanno
tagliando le spese su beni essenziali come il pane e il latte. La diminuzione
delle vendite di latte nella distribuzione al dettaglio è stata dell’8,6% nella
prima metà del 2017.
Le vendite di beni di consumo essenziali continuano a
calare, secondo l’indagine condotta da Nielsen sul mercato greco. Le vendite di
latte, pane e alcolici sono tra le categorie di prodotti che hanno sofferto il
calo maggiore.
Nella prima metà del 2017 la diminuzione delle vendite di
latte ha raggiunto l’8,6%, mentre quella delle vendite di pane confezionato è
stata del 5,3%.
Anche la vendita di bevande alcoliche ha avuto una
diminuzione significativa, con le vendite di whisky calate del 6,8% nel periodo
considerato.
Nel complesso il mercato al dettaglio ha perso l’1,1% del
valore durante la prima metà dell’anno (facendo riferimento allo stesso periodo
dell’anno precedente).
Le tendenze al ribasso più forti si sono registrate nelle
vendite di prodotti per la cura personale, scese del 4,4%, e nelle vendite di
prodotti per la casa, scese del 3,5%.
Le vendite di deodoranti e pannolini sono crollate
rispettivamente del 7,3% e del 7,2%. Tra i beni per la casa sono crollati
soprattutto la candeggina (-8,9%) e i tovaglioli (-7,7%).
L’unico settore in positivo è stato quello dei prodotti
freschi e sfusi, dove le vendite sono aumentate del 2,0%.
Una precedente indagine di Nielsen aveva mostrato che le
vendite di prodotti alimentari in Grecia erano crollate del 18% dal 2009, cioè
da quando è iniziata l’attuale crisi economica.
Nel 2009 le vendite di generi alimentari avevano
raggiunto un picco, totalizzando 13,15 miliardi di euro.
Tuttavia, dal momento in cui la Grecia è entrata nel
primo programma di salvataggio, nel 2010, la domanda di generi alimentari ha
iniziato a crollare. La diminuzione è attribuita in parte anche alla chiusura
dei piccoli negozi di alimentari e dei minimarket.
P.S. Secondo la nostra opinione il pane confezionato al
supermercato è particolarmente costoso, rispetto al pane fresco, dato che una
pagnotta al panificio costa tra i 60 e i 70 centesimi [nota di
KeepTalkingGreece].
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου