Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni partecipa al
vertice intergovernativo Italia-Grecia, con i ministeri degli Esteri, dello
Sviluppo economico, delle Infrastrutture e Trasporti, dei Beni e attività
culturali, dell’Interno
di Federico Fubini
Come cambiano le stagioni. Solo pochi anni fa, ogni
vertice che coinvolgeva il governo di Atene aveva un’area da ultima spiaggia. I
leader parlavano di salvataggi, di lacrime e sangue e crisi umanitarie. La
disoccupazione e la crisi economica continuano a tormentare la Grecia, ma
l’aria è cambiata: adesso i capi di Stato e di governo che vanno a trovare il
loro omologo ellenico Alexis Tsipras si portano dietro imprenditori e piani
d’investimento. Oggi tocca all’Italia: Paolo Gentiloni e una folta delegazione
di ministri sarà a Corfù per il vertice bilaterale con Tsipras e la sua
squadra.
E sarà l’occasione per stringere nuovi rapporti d’affari:
Ferrovie dello Stato italiane siglerà l’intesa finale per l’acquisizione
dell’operatore greco Trainose. È un’intesa tipica di questa fase, come si è
visto anche la settimana scorsa quando il presidente francese Emmanuel Macron
si è recato ad Atene seguito da un aereo pieno di imprenditori. Anche il
settore privato si muove, con i proprietari di alcuni grandi hedge funds che
hanno costituito fondi dedicati all’investimento diretto in Grecia. Di quel Paese
oggi fanno gola i prezzi bassissimi, e il potenziale di ripresa come economia
di servizi, dal turismo alla logistica.
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