E’ tempo di
una nuova revisione del piano di salvataggio della Grecia e i mercati sono
preoccupati - ancora una volta.
E’ di nuovo il momento di fare i conti per la Grecia.
Flavia
Provenzani
Proprio
mentre Atene entra nell’ultimo anno del suo piano di salvataggio, rimane ancora
un mistero la sua capacità di rimanere in piedi quando il programma sarà
terminato. Nel breve termine, l’arrivo dei rappresentanti dei creditori ad
Atene la settimana scorsa - per la terza revisione del piano - ha fatto
emergere nuove paure: questa revisione del programma di salvataggio sarà
differente dalle precedenti? Quale ruolo giocherà il Fondo Monetario Internazionale?
La Grecia riuscirà a portare a compimento le 95 misure dettate dalla revisione
nei tempi dovuti?
«Il governo
sembra intenzionato a procedere con la terza revisione senza i ritardi del
passato», ha dichiarato Nikos Vettas, Direttore Generale della Fondazione di
Ricerca Economica e Industriale di Atene, che aggiunge che l’economia greca è
in un lieve fase di recupero, aiutata da una buona annata per il turismo e da
un aumento della domanda estera.
I mercati,
però, sono meno ottimisti.
Mercati
guardano alla terza revisione della Grecia
Il riesame
dell’economia greca avrà inizio ufficialmente a metà ottobre e il primo
ministro Alexis Tsipras ha annunciato lunedì che la Grecia vuole completare la
revisione economica - necessaria per il prosieguo degli aiuti - entro novembre.
Ancora, la preoccupazione che questa revisione, come le ultime due, continuerà
fino alla fine del programma nell’agosto del prossimo anno ha scatenato un
nuovo ciclo di timore sul mercato. La scorsa settimana è stata la peggiore da
giugno 2016 per il mercato azionario greco.
Al momento
sul mercato non ci sono catalizzatori importanti e l’avvento della terza
revisione del piano di salvataggio ha tirato fuori un’aura di incertezza, in
particolare sui titoli azionari.
Per la
Grecia sono ipotizzabili due scenari.
I funzionari
sia del governo greco che dei creditori dicono che l’obiettivo è quello di
completare la terza revisione del salvataggio entro la fine dell’anno, dando al
Paese il tempo di raccogliere ulteriori fondi sul mercato e aprendo la strada
ad un’uscita comoda dal programma. Concludere la revisione entro la fine
dell’anno, o anche nei primi mesi del prossimo anno, aiuterebbe la Grecia ad
ottenere la fiducia degli investitori, così necessaria.
Un
prolungamento dei negoziati, d’altra parte, potrebbe pesare sul sentiment degli
investitori e ostacolare lo sforzo del paese per uscire dal piano la prossima
estate e iniziare a finanziarsi da solo.
E il taglio
del debito?
Ad oggi gli
investimenti sono ad un livello molto basso, pertanto la Grecia sta crescendo
molto più lentamente di quanto dovrebbe - infatti, è più lenta di molti degli
altri paesi della zona euro. Gli investimenti greci sono rimasti stagnanti nel
2016 e sono sceso nei primi due trimestri di quest’anno.
Se il
salvataggio della Grecia si concluderà prima che il paese completi tutte le
riforme che ha accettato di apportare, potrebbe mettere a rischio la possibilità
di un taglio del debito nei confronti dell’area dell’euro, cosa che il governo
ricerca da anni. I partner della Grecia hanno accettato di alleviare il debito
del paese alla fine del suo salvataggio, a condizione che le riforme concordate
siano concluse con successo.
I punti
fondamentali della revisione comprendono il bilancio della Grecia per il 2018 e
la verifica sull’adozione da parte del Paese di misure sufficienti per
raggiungere i target prescritti dal salvataggio. La Grecia dovrebbe avere un
surplus primario, al netto del pagamento degli interessi, del 3,5 per cento del
prodotto interno lordo il prossimo anno, un target che ora sembra più difficile
da raggiungere dato che le entrate fiscali non sono riuscite a produrre i
ricavi previsti, come riferito dai funzionari greci e dell’UE.
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