Scoperta una
delle più vaste tombe micenee a Prosilio, vicino Orcomeno nella Grecia
centrale. Fornirà chiarimenti sulle pratiche funerarie della civiltà micenea.
19/09/2017
Risale alla
metà del quattordicesimo secolo avanti Cristo e vi si accede attraverso un
corridoio di 20 metri scavato nella roccia. Con i suoi 42 metri quadrati è nona
fra le più vaste camere funerarie scoperte negli ultimi 150 anni in Grecia.
“Questa
tomba è importante. È unica perché non è stata saccheggiata né scompigliata”,
spiega Alexandra Charami, direttrice dell’eforato delle antichità della Beozia.
“Contiene tutti i doni sepolcrali del defunto, collocati accanto alle sue
spoglie. Tutto ciò ci aiuta a capire che era un uomo, ricco, dei ceti alti
della società locale e del palazzo”.
Ritrovati
recipienti in argilla, frecce, gioielli, pettini, un anello con sigillo. Il
defunto aveva fra i 40 e i 50 anni e aveva costruito la tomba per l’intera
famiglia. Il collasso del tetto, che probabilmente era alto tre metri e mezzo,
non permise un ulteriore utilizzo, ma protesse
la tomba ecco perché è stata trovata intatta. Di solito infatti sono state
ritrovate camere funerarie riutilizzate nel corso di generazioni e quindi
spesso oggetto di saccheggi.
“Quest’uomo
ricco proveniva dalla vicina Orcomeno”, dice il corrispondente di euronews
Yorgos Mitropoulos . “Orcomeno e Tebe erano due fra i più importanti centri
della civiltà micenea. Splendidi reperti di questa grande civiltà e doni
sepolcrali di altre tombe nella regione della Beozia sono esposti al museo
archeologico di Tebe”.
La scoperta
è il risultato della cooperazione fra il ministero della Cultura greco e la
British School ad Atene dell’Università di Cambridge. Un progetto
che durerà cinque anni.
Ιl video qui:
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