Κυριακή 30 Σεπτεμβρίου 2018

Sócrates, il Dottore brasiliano che amava i classici greci!


Nella storia del calcio ci sono storie che travalicano i confini dello sport e meritano di essere raccontate. Tra esse vi è quella del brasiliano Sócrates.

Emanuele Di Nardo, 30 settembre 2018

Il 19 Febbraio del 1954 nacque a Belém, una città del Brasile, Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, conosciuto con il nome di Sócrates. La sua famiglia era povera, proveniva dall'Amazzonia e non aveva grandi possibilità dal punto di vista economico. Sócrates era un grande  appassionato di testi greci e legge tantissimo. Iniziò a  studiare e con grandi sacrifici da parte del papà riuscì a studiare e arrivò alla laurea in medicina. Nonostante la laurea, decise di dedicarsi all'attività di calciatore. La sua carriera sportiva iniziò nel 1974 nella terra di origine con il Botafogo dove restò per quattro stagioni prima di trasferirsi al Corinthias. Dopo 6 stagioni arrivò in Italia per vestire la maglia della Fiorentina con grandi aspettative da parte dei tifosi viola ma dopo una sola stagione tornò in Brasile al Flamengo. Con la nazionale brasiliana fece 60 presenze e realizzò 22 gol. Nei Mondiali del 1982 e in quelli del 1986 Sócrates vesti' anche la fascia da capitano. Nella Copa América il giocatore conquistò con la sua nazionale un bronzo nel 1979 ed un argento nel 1983. Il calciatore brasiliano era un centrocampista con una straordinaria visione di gioco e con ottime dote in fase realizzativa.  Sócrates è stato inserito dal grande Pelè nel 2004 nella lista dei giocatori viventi più forti sempre. Ma il brasiliano rappresentò molto di più di un giocatore. Durante la sua carriera, negli anni della dittatura brasiliana, con gli altri giocatori brasiliani adottò  Democrazia corinthiana, una sorta di sistema non gerarchico all'interno della squadra. I giocatori del Corinthias, con in testa Sócrates, indossarono magliette a favore della democrazia e della libertà e furono una grande opposizione al regime dittatoriale brasiliano del tempo. In Italia il suo passaggio non fu esaltante anche perchè il giocatore non era affatto abituato ai ritmi della preparazione, ai ritiri e a tutto quello che girava intorno al mondo del calcio italiano, avendo sempre militato in squadre brasiliane dal ritmo e dal gioco molto più lento e tranquillo.

Nel 1988 conclusa  l'esperienza da calciatore, intraprese a Ribeirão Preto, un comune dello Stato di San Paolo in Brasile,  la carriera da medico. Insieme a questa fece in contemporanea anche il commentatore sportivo. Una altra sua grande passione fu la politica. Sócrates si dichiarò uomo di sinistra ed anticapitalista. Nonostante fosse un medico, Socrates beveva e fumava molto. E proprio l'alcool fu la causa della sua morte avvenuta il 4 Dicembre del 2011 attraverso una emorragia intestinale complicata da una cirrosi epatica. Sócrates era stato un veggente per quanto concerne la sua morte. Nel 1983 dissè: "vorrei morire di Domenica, nel giorno in cui il Corinthians vince il titolo" Sócrates morì  nel giorno in cui il Corinthians divenne campione nazionale;

Il più forte giocatore di tutti i tempi Pelè lo defini come "il giocatore più intelligente della storia del calcio brasiliano".


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