Nella storia del calcio ci sono storie che travalicano i
confini dello sport e meritano di essere raccontate. Tra esse vi è quella del
brasiliano Sócrates.
Il 19 Febbraio del 1954 nacque a Belém, una città del
Brasile, Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira, conosciuto
con il nome di Sócrates. La sua famiglia era povera, proveniva dall'Amazzonia e
non aveva grandi possibilità dal punto di vista economico. Sócrates era un grande appassionato di testi greci e legge
tantissimo. Iniziò a studiare e con
grandi sacrifici da parte del papà riuscì a studiare e arrivò alla laurea in
medicina. Nonostante la laurea, decise di dedicarsi all'attività di calciatore.
La sua carriera sportiva iniziò nel 1974 nella terra di origine con il Botafogo
dove restò per quattro stagioni prima di trasferirsi al Corinthias. Dopo 6
stagioni arrivò in Italia per vestire la maglia della Fiorentina con grandi
aspettative da parte dei tifosi viola ma dopo una sola stagione tornò in
Brasile al Flamengo. Con la nazionale brasiliana fece 60 presenze e realizzò 22
gol. Nei Mondiali del 1982 e in quelli del 1986 Sócrates vesti' anche la fascia
da capitano. Nella Copa América il giocatore conquistò con la sua nazionale un
bronzo nel 1979 ed un argento nel 1983. Il calciatore brasiliano era un
centrocampista con una straordinaria visione di gioco e con ottime dote in fase
realizzativa. Sócrates è stato inserito
dal grande Pelè nel 2004 nella lista dei giocatori viventi più forti sempre. Ma
il brasiliano rappresentò molto di più di un giocatore. Durante la sua
carriera, negli anni della dittatura brasiliana, con gli altri giocatori
brasiliani adottò Democrazia
corinthiana, una sorta di sistema non gerarchico all'interno della squadra. I
giocatori del Corinthias, con in testa Sócrates, indossarono magliette a favore
della democrazia e della libertà e furono una grande opposizione al regime
dittatoriale brasiliano del tempo. In Italia il suo passaggio non fu esaltante
anche perchè il giocatore non era affatto abituato ai ritmi della preparazione,
ai ritiri e a tutto quello che girava intorno al mondo del calcio italiano,
avendo sempre militato in squadre brasiliane dal ritmo e dal gioco molto più
lento e tranquillo.
Nel 1988 conclusa
l'esperienza da calciatore, intraprese a Ribeirão Preto, un comune dello
Stato di San Paolo in Brasile, la
carriera da medico. Insieme a questa fece in contemporanea anche il
commentatore sportivo. Una altra sua grande passione fu la politica. Sócrates
si dichiarò uomo di sinistra ed anticapitalista. Nonostante fosse un medico,
Socrates beveva e fumava molto. E proprio l'alcool fu la causa della sua morte
avvenuta il 4 Dicembre del 2011 attraverso una emorragia intestinale complicata
da una cirrosi epatica. Sócrates era stato un veggente per quanto concerne la
sua morte. Nel 1983 dissè: "vorrei morire di Domenica, nel giorno in cui
il Corinthians vince il titolo" Sócrates morì nel giorno in cui il Corinthians divenne
campione nazionale;
Il più forte giocatore di tutti i tempi Pelè lo defini
come "il giocatore più intelligente della storia del calcio
brasiliano".
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