Il piroscafo Oria
Nel naufragio del piroscafo
morirono anche 99 soldati ciociari. L’opera di Chiacchiaretta sarà presentata
in prima assoluta al Premio di Fisarmonica
La tragedia dell'Oria segna il
Premio Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo. La serata di domani
(domenica 16 settembre), dalle 17, si apre con "Oria 1944", la prima
mondiale di Cesare Chiacchiaretta, vincitore del Pif nel 1993. La composizione
è ispirata alla tragedia dei militari italiani dopo l'8 settembre 1943, e in
particolare a quella dei soldati imbarcati sul piroscafo Oria. Erano destinati
a essere deportati in Germania per non aver voluto continuare la guerra al
fianco dei nazisti.
Il 12 febbraio di 74 anni fa il
piroscafo naufragava al largo della costa greca tra capo Sunio e l'isoletta di
Patroklos. Oltre quattromila i caduti italiani, tra loro 99 erano ciociari. Per
decenni nessuno ha saputo niente. Molti solo da pochi anni hanno conosciuto il
destino dei propri cari.
La nave era salpata dall'isola
di Rodi diretta al Pireo; da lì i soldati sarebbero stati avviati nei campi di
lavoro, nelle industrie e nelle campagne della Germania. Solo 37 italiani si
salvarono. Le ricerche dei discendenti non sono state facili. Prima la lista
degli imbarcati fornita dalla Croce Rossa internazionale, poi l'instancabile
lavoro di chi anima il sito web che ricorda l'Oria (www.piroscofaoria.it). I
parenti, grazie a internet, hanno dato vita al muro della memoria.
Anche in questo caso è stato il
desiderio di un discendente a organizzare l'evento musicale. Cesare
Chiacchiaretta porta, infatti, il nome di suo nonno, una delle vittime
dell'Oria. «Abbiamo voluto portare la storia dell'Oria al di là degli ambiti
istituzionali - spiega il compositore -. Ci sono atmosfere del periodo e il
richiamo alla tragedia della guerra». Prossimi obiettivi: un disco e un'altra
esecuzione di Oria a Ortona.
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