Πέμπτη 27 Σεπτεμβρίου 2018

La Grecia toglie il tetto ai prelievi al bancomat e Tsipras affronta il nodo Macedonia

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Il governo - dopo l'uscita dalla crisi - elimina il limite ai soldi che si possono ritirare in banca. Alzati invece i tetti all'esportazione di denaro per le aziende che lavorano con l'estero.

ETTORE LIVINI, 27 Settembre 2018

MILANO - La Grecia appena uscita dal commissariamento della Troika leva i controlli di capitale ai cittadini e allenta di molto quelli sulle imprese. Il ministero delle finanze ha annunciato che dal primo ottobre saranno eliminati i tetti ai prelievi al bancomat introdotti dopo il drammatico referendum sull'austerity del 5 luglio 2015. Per diversi mesi nel paese è stato imposto un limite di 60 euro al giorno, poi gradualmente alzato. La decisione attuale cancella ogni limitazione per le operazioni in patria mentre mantiene un tetto di 5mila euro sul ritiro di contanti all'estero. Il provvedimento del governo Tsipras garantisce più spazio di manovra anche alle imprese che dal prossimo mese potranno spedire oltrefrontiera 100mila euro per cliente al giorno, ben più dei 40mila attuali.

L'addio quasi totale ai controlli di capitale è un'altra carta giocata dal premier Alexis Tsipras per convincere il paese che la crisi è ormai alle spalle e che l'esecutivo, dopo otto anni passati agli ordini dei creditori, ha oggi più margini di manovra per gestire la propria politica economica.  Il jolly se lo spenderà invece a gennaio quando proverà a rinviare (anche se Bruxelles è gelida sul tema) l'ennesimo taglio alle pensioni previsto dagli accordi con Ue, Bce e Fmi. Tsipras ha però a breve un problema ancora più serio. Domenica la Macedonia voterà al referendum sul nuovo nome concordato con Atene. Se - come pare probabile - vincerà il sì, il cerino passerà al premier ellenico che dovrà sottoporre l'intesa al voto in Parlamento per il via libera definitivo. Unico problema: al momento non ha i voti per farla passare. I partner di governo nazionalisti di Anel sono pronti a dire no. Il 68% dei greci è dubbioso sul compromesso. E non è escluso che a quel punto Tsipras, per evitare una dèbacle scottante, possa andare a elezioni anticipate per evitare la bocciatura in aula.



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