Κυριακή 30 Σεπτεμβρίου 2018

MACEDONIA, IL REFERENDUM PER IL NUOVO NOME È FALLITO

Ultime notizie: Sì al 91% ma non c'è il quorum

Referendum in Macedonia per il nuovo nome
Referendum in Macedonia per il nuovo nomeReferendum in Macedonia per il nuovo nome

Macedonia, referendum per il nuovo nome “Macedonia del Nord”, Ultime notizie, scontro fra europeisti e conservatori per il cambio di denominazione della nazione 

DAVIDE GIANCRISTOFARO ALBERTI, 30 SETTEMBRE 2018 

Il referendum sul nome della Macedonia è fallito. La votazione, che chiedeva ai cittadini di votare per il passaggio al nome di "Repubblica della Macedonia settentrionale", oltre che sul suo ingresso nella Nato e nell'UE non ha raggiunto il quorum del 50 per cento. Come riportato da Il Post, quando lo spoglio è ancora in corso, avrebbe votato soltanto il 35% degli aventi diritto: di questi, il 91% ha votato Sì ma a causa del boicottaggio da parte dell'opposizione il referendum è nullo. Se questi risultati fossero confermati si tratterebbe di una pesante sconfitta per il governo di centrosinistra attualmente in carica, che aveva puntato moltissimo sul referendum. Il primo ministro Zoran Zaev per il momento non ha annunciato le dimissioni, com'era stato ipotizzato nelle scorse ore in caso di sconfitta. (agg. di Dario D'Angelo)

IL REFERENDUM PER IL NUOVO NOME DELLA MACEDONIA

Alle ore 7:00 di oggi, domenica 29 settembre, è scattato il referendum in Macedonia per stabilire il nome della stessa nazione. Dopo un accordo con la Grecia si è optato per “Macedonia del nord”, ma ora toccherà agli elettori dire di sì o meno a questa nuova denominazione. Sono circa 1.8 milioni, come ricorda l’edizione online del quotidiano La Repubblica, gli elettori chiamati a votare, confermando o smentendo l’intesa dello scorso giugno, arrivata dopo una disputa che dura da ben 27 anni. In poche parole, i vicini di casa ellenici non accettano che la Macedonia utilizzi questo appellativo senza aggiungervi alcun aggettivo, e di conseguenza le due nazioni hanno raggiunto l’accordo su “Macedona del Nord”.

SCONTRO FRA EUROPEISTI E CONSERVATORI

Insieme al cambio di denominazione, Atene ha tolto il blocco imposto in questi ultimi anni verso l’Unione Europea e la Nato, temendo pretese territoriali sulla sua provincia settentrionale. Favorevole all’accordo, è Zoran Zaev, il premier socialdemocratico del paese, nonché grande europeista. Contrari sono invece Hristijan Micoski, a capo dell’opposizione conservatrice, e il presidente nazionalista Gjorgje Ivanov. I cittadini macedoni si troveranno a dover rispondere a questa domanda “Siete favorevoli all'adesione a Ue e Nato, accettando l'accordo tra Macedonia e Grecia?”. Affinché il referendum sia valido, serve il voto del 50% più uno degli aventi diritto, nonché che il sì o il no, raggiungano almeno il 50% più uno dei voti totali.

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