La Grecia dice addio ai controlli sui capitali e toglie
il letto ai prelievi al bancomat, una misura introdotta a seguito del
referendum sull’austerity del 5 luglio 2015, indetto dal premier Alexis Tspiras
sulla proposta dei creditori allapice della crisi del debito che aveva spinto
il Paese ad un passo dall’uscita dall’euro e che poi aveva portato al terzo
programma di assistenza finanziaria internazionale, terminato lo scorso agosto.
Da qui che il governo ellenico aveva deciso di introdurre
un limite ai prelievi giornalieri onde evitare la fuga dei capitali: dal
massimo di 60 euro al giorno. Oggi il ministero delle Finanze greco ha
annunciato la fine delle restrizioni sui prelievi di contante e l’incremento
dell’importo massimo di denaro che è possibile trasferire all’estero. Le nuove
misure entreranno in vigore a partire dal primo ottobre.
Così a partire da questa data il limite mensile di
prelievo dai conti bancari nazionali è stato portato a 5 mila euro mentre la
cifra che i cittadini ellenici potranno portare al di fuori dei confini del
paese è stata aumentata da 3 mila a 10 mila euro. Novità anche per le imprese
il cui limite giornaliero per il trasferimento di soldi all’estero è passato da
40 mila a 100 mila euro con le transazioni che potranno essere elaborate
all’interno delle filiali bancarie senza ulteriori permessi.
“La decisione è un ulteriore passo nella roadmap che
porterà alla graduale ma costante eliminazione delle restrizioni sui
trasferimenti di capitale”.
Così fanno sapere fonti del ministero delle finanze
ellenico.
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