Δευτέρα 3 Απριλίου 2017

Scoperto un porto della città di Salamina, luogo della concentrazione della flotta unita greca alla vigilia della battaglia navale del 480 a.C.

Αποτέλεσμα εικόνας για porto della città di Salamina, battaglia navale del 480 a.C.

In seguito di una ricerca esplorativa subacquea, la prima sistematica inaugurata da enti greche (un gruppo di 20 scienziati finanziato dalla Fondazione britanica Horon Frost che sostiene l’archeologia marina nel est del Mediterraneo), presso le coste orientali di Salamina (la regione di Ambelaki-Kinosoura) nei mesi di Novembre e Dicembre di 2016, il Ministero Greco di Cultura ha annunciato la scoperta di un porto di carattere commerciale e militare della città classica e ellenistica di Salamina.

La ricerca di questa area di grande rilievo storico è stata eseguita in un ambiente marino inquinato ed è rientrata in un programma triennale. Secondo il Ministero di Cultura il porto è il più importante e vicino allo stato Ateniese, dopo i tre porti di Pireo (Kantharos, Zea, Munichia) e proprio lì fu assemblata la flotta greca unita alla vigilia della grande battaglia navale del 480 a.C. contro i Persiani.

porto Salamina 4

Si tratta di una battaglia navale tra l’alleanza delle città greche guidata da Temistocle e l’Impero Persiano sotto il Re Serse che finì con una vittoria dei greci, nonostante il fatto che la flotta persiana fu più numerosa. Prese luogo nel golfo di Saronico, fra l’isola di Salamina e Attica. Questa battaglia fu l’apice della seconda invasione dei Persiani in Grecia. Secondo Erodoto, la flotta dell'alleanza greca contava 378 triremi e la flotta persiana 1,207 triremi (più di un terzo furono perse a causa delle tempeste e 50 durante la battaglia navale).

Il porto si trova vicino ai monumenti della vittoria, mentre riferimenti all' antico porto di Salamina possono essere trovate nelle opere del geografo Skilax (4o secolo a.C.), del geografo Stravon (1o secolo a.C. – 1o secolo d.C.) e dell' escursionista Pausania (2o secolo d.C.).

La ricerca ha anche rintracciato l’esistenza di reperti antichi nella regione del golfo di Ambelakia, strutture del porto, fortificazioni e altri edifici attraverso forografie aeree e la documentazione topografica e architettonica della regione.





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