L’economia della
Grecia è in ripresa. Stando a quello che ha dichiarato un funzionario
dell’Unione europea alla Reuters, infatti, nel 2016 il prodotto interno lordo
greco è cresciuto del 2–3 per cento, più del previsto.
È la prima volta
che Atene registra una crescita economica dall’autunno del 2009, quando è
ufficialmente entrata in crisi. Anche la disoccupazione è scesa dal 28 al 23
per cento, pur rimanendo la più alta in Europa.
Ma anche se
questi dati inaspettati spingono all’ottimismo, gli effetti della crisi
continuano a sentirsi. Molti cittadini vanno al banco alimentare gestito dal
comune di Atene per ricevere aiuti: riso, ceci, datteri, latte. Attualmento
sono registrate 26mila persone. Molte di loro vivono al di sotto della soglia
di povertà, cioè hanno un reddito inferiore a 370 euro al mese.
Altri si affidano
alle cure della chiesa ortodossa che ha incrementato la sua attività nella
mensa dei poveri di Atene, dove ogni giorno vengono serviti 400 pasti.
Eva Agkisalaki ha
61 anni, è un’ex insegnante, e oggi lavora come volontaria alla mensa. Quando
il suo contratto è terminato lei non aveva ancora raggiunto la nuova età
pensionabile e la pensione del marito è stata dimezzata. La sua collega
Evangelia Konsta dichiara che il numero di persone che si rivolgono alla mensa
è raddoppiato negli ultimi due anni e che la chiesa aiuta alcune famiglie
facendosi carico delle bollette. “Sono tempi difficili per tutti”, dice
Agkisalaki. “Vegetiamo, ci accontentiamo di esistere”.
http://www.internazionale.it/foto/2017/03/27/grecia-crisi-poveri
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου