Una palude.
E'l'icona che rappresenta la situazione delle banche greche, che stanno attraversando
il peggior trimestre dall'inizio del capital control nonostante il
finanziamento da parte del meccanismo di europeo di liquidità eccezionale
(ELA). A contribuire ad un trend negativo ecco i dati deludenti sui depositi e
l'incremento deiprestiti 'rossi', che riportano le lancette dell'orologio ai
tragici giorni che portarono al capital control, i cui riverberi sono ancora
oggi presenti nella vita di cittadini e imprese.
Ma oggi la
differenza sta nel binomio occupazione-pil, i cui rilevamenti sono peggiori del
previsto: la disoccupazione torna a puntare verso il 30%, le pensioni arretrate
sono circa 150mila, i tfr non vengono pagati e i dati sugli stipendi nel
settore privato sono al di sotto dei 700 euro per il 52% dei greci.
Altro frote caldo
quello relativo ai prestiti cosiddetti rossi. Il capo del meccanismo di
vigilanza unico (SSM) della BCE, Daniele Nouy, è stato ad Atene per toccare con
mano i ritardi nella valutazione che minacciano di far deragliare il piano per
ridurre le esposizioni deteriorate. E dopo la recente relazione del governatore
della Banca di Grecia, YannisStournaras sulla riduzione dei depositi e
sull'incremento dei prestiti 'rossi' nel primo mese dell'anno, ecco che i dati
relativi al meccanismo di liquidità temporanea (ELA) rappresentano un altro
segno di peggioramento delle condizioni.
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου