Secondo
l'Organizzazione internazionale delle migrazioni l'80% degli ingressi è
avvenuto sulle coste italiane. Il resto in Spagna e Grecia. Finora i morti in
mare accertati sono 559. Naufragio al largo della Turchia: almeno 11 vittime.
Dall'inizio del
2017 fino allo scorso 22 marzo, più di 25 mila migranti hanno raggiunto
l'Europa via mare. Per l'esattezza 25.170. I nuovi numeri sono dell'Oim,
l'Organizzazione internazionale delle migrazioni.
L'80% degli
ingressi è avvenuto sulle coste italiane, il restante 20% tra Spagna e Grecia,
a conferma di come la rotta del Mediterraneo centrale sia ormai diventata
quella di riferimento per i trafficanti di uomini.
Continua a
salire, purtroppo, anche la conta dei morti. A causa dei naufragi le vittime
accertate sono già 559, ma il loro numero reale rischia di essere molto più
alto. Con l'arrivo della bella stagione, le stragi del mare rischiano di
moltiplicarsi, perché le condizioni meteo più favorevoli spingono i migranti a
tentare la traversata.
Poco dopo la
comunicazione ufficiale dei dati da parte dell'Oim, si è avuta notizia di un
nuovo naufragio: almeno 11 persone sono morte nel Mar Egeo, e altre quattro
risultano disperse, al largo della città turca di Kusadasi. A bordo
dell'imbarcazione affondata, diretta alle isole greche, c'erano 22 persone.
Altri sette migranti sono stati soccorsi.
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