Un’uscita infelice, la sua, su cui si dibatte ormai da giorni e in merito alla quale non ci proponiamo di aggiungere ulteriori commenti, ma alla quale vogliamo rispondere con la semplice veridicità dalla matematica percentuale che, dato dopo dato, numero dopo numero, smonterà nella fondamenta l’offensiva dichiarazione dell’esponente olandese che, oltre al danno la beffa, all’accusa rivolta ai paesi del meridione europeo di spendere “soldi in alcol e donne, salvo poi chiedere aiuto”, non ha volutamente fatto seguire un messaggio di scuse. E allora, ci ha pensato l’Ocse – e il suo autorevole report – a smentire coi i fatti l’offensivo j’accuse del presidente dell’Eurogruppo. Insomma, ma quale sperpero e quali don Giovanni, amanti del buon bere e delle belle donne: in Italia e Grecia si beve meno che in Olanda, con buona pace del virtuoso Jeoren Dijsselbloem, troppo frettoloso nell’intravedere la pagliuzza nell’occhio degli altri, e poco attento a rilevare la trave che si staglia nel suo, offuscandone vista e giudizi.
Una fotografia identica scattata anche dall’Oms
Stando infatti a un esaustivo servizio riportato dall’Agi, in base ai “dati 2014 dell’Organizzazione per la cooperazione e per lo sviluppo economico (Ocse), gli italiani si attestano su un consumo di alcol di 7,6 litri a testa all’anno; i greci su 7,5 litri, mentre in Olanda il consumo è di 8,4 litri. L’unica a superarli è la Spagna, tra il 9% e il 10%. L’Europa, sottolinea l’Ocse, ha il più alto consumo di alcol al mondo, con una media di 10 litri di alcol puro pro capite nel 2014. Tra i Paesi dove si beve di più, ci sono Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia e Lituania (circa 12 litri), mentre tra quelli più moderati ci sono Grecia, Italia, Svezia, Albania, Islanda e Norvegia (sotto gli 8 litri)”. E non è ancora tutto: a smentire il buon Dijsselbloem si potrebbero citare anche le conferme che arrivano da un’indagine speculare realizzata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per il 2015, secondo cui la Grecia consuma 9,3 litri, l’Italia 6,1, e l’Olanda 9,6. Anche in questo caso, però, la Spagna supera i tre Paesi citati, arrivando a 10,6. Insomma, al presidente dell’Europgruppo, smentito a chiare lettere dai numeri, non resterebbe che berci su: magari una buon rosso dell’Andalusia…
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