IN UN INFIAMMATO
ARTICOLO, PETER KOENIG DI GLOBAL RESEARCH SI RIVOLGE AI CITTADINI GRECI
ESORTANDOLI A RENDERSI CONTO DI CIÒ CHE STANNO VIVENDO SULLA PROPRIA PELLE: UN
SACCHEGGIO TOTALE, LA RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ E L’UMILIAZIONE COME SE AVESSERO
PERSO UNA GUERRA, PER MANO DI UN’ÉLITE FINANZIARIA PREDATORIA CHE SI
AUTODEFINISCE UNIONE EUROPEA. L’ARTICOLO ESORTA I GRECI AD USCIRE DAI MECCANISMI DELL’IMPERIALISMO OCCIDENTALE,
L’UNICA STRADA DA INTRAPRENDERE NON SOLO PER RICOSTRUIRE UN’ECONOMIA DISTRUTTA,
MA ANCHE COME INDISPENSABILE ATTO DI DIGNITÀ.
Cari e stimati
cittadini greci,
Vi stanno
massacrando davanti agli occhi del mondo e nessuno profferisce parola, tanto
meno l’élite greca o il vostro stesso governo. Pochi, ma un po’ troppo pochi,
decidono di permettere il massacro, perché non li riguarda. Sono accecati dal
falso luccichio dell’euro e dell’appartenenza alla “classe elitaria” degli
europei nobili (sic!).
A quanto pare
vivono abbastanza bene, inclusi i socialisti al caviale di Syriza. Hanno
permesso il dissanguamento, letteralmente il dissanguamento morale, sociale e
psicologico della loro nazione. Le cure sanitarie non sono più disponibili, o
sono privatizzate e costano troppo. Le pensioni sono state ridotte per cinque
volte consecutive. Sono ridotte a un misero kit di sopravvivenza. Ad oggi sono
state ridotte, in certi casi, fino a oltre il 50 percento. Folle di persone
sopravvivono solo grazie alle distribuzioni pubbliche di generi alimentari. La
gran parte dei servizi sociali, tra cui una parte importante dell’istruzione, è
stata privatizzata e svenduta. Scomparsa in un baleno. Scomparsa per ordine
della Germania – e della sacra Troika – la banda criminale composta da Fondo
monetario internazionale (FMI), Banca centrale europea (BCE) e Commissione
europea. L’ultima dei tre è una mera accozzaglia di burattini corrotti e mai
eletti che decidono il destino di 800 milioni di europei – e VOI, il popolo
greco, accettate le bastonate che vi infliggono.
Nel settembre
2016 la Commissione europea, organo mai eletto, ha inviato alla Grecia una
proposta di legge redatta a Bruxelles di
oltre 2000 pagine, scritta in inglese, che il Parlamento greco avrebbe dovuto
ratificare entro pochi giorni – altrimenti.. – ecco, nessuno si è chiesto:
“Altrimenti cosa?”
A Bruxelles non si
sono nemmeno degnati di tradurre in greco quell’illeggibile mucchio di carte
pieno di tecnicismi legali, né hanno concesso al Parlamento il tempo
sufficiente per leggerlo, per digerirlo e discutere la nuova legislazione
fiscale. La maggior parte dei parlamentari non ha proprio potuto leggerlo, a
causa della lingua o per la mancanza di tempo. Il Parlamento, però, lo ha
ratificato lo stesso.
Ai sensi di
questa nuova legge, la Grecia sta trasferendo tutti i beni pubblici
(infrastrutture pubbliche, aeroporti, porti, e perfino spiagge pubbliche e
risorse naturali), incondizionatamente e per 99 anni, al Meccanismo Europeo di
Stabilità (MES) che sarà poi libero di venderli (privatizzarli) a prezzi di
svendita a chiunque possa essere interessato – con lo scopo dichiarato di
ripagare il debito greco. Il fondo è stato originariamente stimato – ma
certamente sottostimato – a circa 50 miliardi di euro. Nel frattempo il valore
degli asset greci è stato ulteriormente svalutato dalla Troika a una cifra tra
5 e 15 miliardi di euro, a fronte di un debito greco di oltre 350 miliardi di
euro. Questo MES è un apparato sovranazionale antidemocratico, che non deve
rendere conto a nessuno.
Con questa nuova
legge il Parlamento Greco – il VOSTRO parlamento, cari cittadini greci! – si è
auto-annullato. Non ha più la possibilità di legiferare il materia di bilancio
o di fisco. Viene deciso tutto a Bruxelles con la connivenza del FMI e della
BCE. L’ultima volta che si è vista una situazione simile era il 1933, quando il
“Reichstag” (Parlamento) tedesco trasferì tutti i propri poteri legislativi al
cancelliere Adolf Hitler.
Questo, Cari
Cittadini Greci, è puro fascismo economico, attuato proprio davanti ai vostri
occhi, davanti agli occhi del mondo, ma nessuno vuole rendersene conto. Il peggior
cieco è chi non vuol vedere.
Questo sequestro
dei vostri beni è stato confermato quando l’ultima speranza di almeno una
riduzione del debito è stata cancellata, alla fine di febbraio di quest’anno.
Perfino il FMI ha raccomandato, e tuttora privatamente raccomanda, di attuare
una riduzione del debito. Ma la Germania ha annunciato senza pietà il
saccheggio finale della Grecia, richiedendo la cessione al MES – gestito in gran parte dalla stessa
Germania – dell’oro, dei servizi pubblici e dei beni immobiliari. L’ammontare
del prossimo “salvataggio”, se la Grecia dovesse inginocchiarsi e cedere tutto,
potrebbe essere di 86 miliardi di euro. Si tratterebbe di NUOVO DEBITO. In
cambio di cosa? Di altri interessi, di un più elevato servizio del debito — e di
prospettive ancora peggiori di prima sulla possibilità di poter mai uscire, e
ripeto mai uscire, da questo processo euro-americano e fascista di uccisione di
un paese.
La cancelliera
Angela Merkel pare abbia detto: “La posizione di Berlino sul programma di
salvataggio della Grecia è rimasta invariata“, dopo avere incontrato Christine
Lagarde, capo del FMI, pochi giorni fa
(http://russia-insider.com/en/greece-surrender-gold-public-utilities-and-real-estate-exchange-pieces-paper-printed-brussels)
Ecco alcuni dati
sul debito della Grecia, aggiornati al 9 marzo 2017:
Popolazione: 10,8
milioni.
Debito: 352
miliardi di euro (617 euro di interessi al secondo, 32.580 euro di debito a
cittadino).
Interessi
all’anno: 19,5 miliardi di euro.
Totale dei fondi
di salvataggio stanziati per la Grecia dal 2010 alla fine del 2016: oltre 250
miliardi di euro – non un centesimo dei quali è andato a vantaggio dei
cittadini greci, ma esclusivamente per il servizio del debito dovuto alla
Troika e per saldare le banche private tedesche e francesi.
Debito rispetto
al PIL: 181 percento (il PIL vale 195 miliardi di euro). Nel 2008 il rapporto
era del 109 percento (meno dell’attuale rapporto debito/PIL degli USA, che si
colloca al 109,63 percento).
Il PIL della
Grecia conta meno del 2 percento del PIL europeo.
Il PIL greco è
crollato di oltre il 25 percento dal 2008.
La disoccupazione
è elevatissima – in media oltre il 26 percento – e vicina al 50 percento per i
giovani (tra i 18 e i 35 anni).
Il debito greco nel
2008 sarebbe stato del tutto gestibile internamente, senza interferenze esterne
o cosiddetti “salvataggi” – che non sono per nulla salvataggi, ma solo
accumulazioni forzate di debito.
Il debito greco
non è MAI stato una minaccia per l’Unione europea, come la propaganda dei
bankster della FED, della BCE e di Wall Street vorrebbe farvi credere. La crisi
greca e poi la “crisi europea” è stata interamente costruita da quei bankster a
proprio beneficio, e a danno della Grecia e dell’Europa. Non aveva nulla a che
fare con il debito greco o con il debito europeo. Ma nessuno ha fatto domande
su questo. I maggiori economisti e politici europei e internazionali, che pure
sapevano, non hanno osato parlare. La voce di quelli che si sono permessi di
dire la verità è stata soffocata. Sono stati i soliti media prostituiti
[“presstitute“, NdT] a mentire ai cittadini europei e greci.
Mettiamo in
prospettiva il debito greco
Nel settembre
2011, senza preavviso, la Banca Nazionale Svizzera (SNB) ha svalutato il franco
svizzero di circa il 12 percento rispetto all’euro per proteggere la propria
economia. È stata una mossa quantomeno sleale, perché nessun paese legato
all’eurozona ha la libertà di rivalutare o svalutare la propria moneta secondo
le necessità della propria economia. Sebbene la Svizzera non sia direttamente
un membro della UE, è comunque legata alla UE da oltre 120 contratti
bilaterali, che la rendono praticamente equivalente a un paese membro.
Durante i 3 anni
e 3 mesi di tasso di cambio fissato a 1,20 franchi svizzeri per euro, la SNB ha
ammassato un valore di oltre 500 miliardi di franchi in valuta estera, per lo
più in euro. Si tratta di circa il 150 percento dell’attuale debito pubblico
greco.
La Svizzera, un
paese di 8 milioni di abitanti potrebbe, in teoria, intervenire per rilevare
l’intero debito greco, diciamo senza interessi, per solidarietà, con un
prestito a 50 anni (secondo i termini della Banca Mondiale), anche per
compensare un po’ l’atteggiamento eticamente discutibile che la SNB ha avuto
rispetto ai paesi membri della UE. La Svizzera non ne soffrirebbe. Al
contrario, una tale mossa servirebbe a contrastare il rischio di inflazione
della valuta svizzera, rischio dovuto all’enorme ammasso di franchi svizzeri
che si sono dovuti “stampare” per mantenere per anni un tasso di cambio
artificialmente fissato rispetto all’euro. La Svizzera sarebbe pronta a
impegnarsi in una tale azione di solidarietà? Probabilmente no.
Cittadini greci!
– Svegliatevi
Prendete in mano
la situazione! Non credete ai vostri politici e ai vostri media! Uscite da
questa organizzazione criminale chiamata Unione europea, da questo sistema
monetario occidentale fraudolento, che vi sta strangolando a morte.
Riprendetevi la vostra sovranità e la vostra moneta. Fate default sul debito
pubblico – tutto l’Occidente non potrà fare nulla per impedirvelo. Se gestite
il vostro paese con le vostre banche pubbliche, con la vostra moneta,
gradualmente ma certamente potrete ricostruire la vostra economia distrutta. La
restituzione del debito può essere negoziata. Ci sono casi simili in tutto il
mondo. L’Argentina è uno dei più recenti. Perfino la Germania ha rinegoziato il
proprio debito estero nel 1952 (vedete gli Accordi di Londra sul Debito Estero
Tedesco).
La Germania, il
paese leader del massacro economico condotto contro la Grecia, deve ancora
restituire alla Grecia enormi riparazioni belliche per la Seconda Guerra
Mondiale. L’8 febbraio 2015 il primo ministro Tsipras chiese alla Germania la
restituzione totale del debito di guerra, che equivaleva a 279 miliardi di euro
in valore attuale. In aprile dello stesso anno la Germania rispose che la
questione delle riparazioni di guerra era stata risolta nel 1990 – cosa che,
ovviamente, non è vera. Non si può escludere che molta della pressione che la Germania
pone oggi sulla Grecia sia orientata a sviare l’attenzione del mondo dal debito
delle riparazioni di guerra che la Germania dovrebbe restituire alla Grecia.
Cittadini greci,
state bene attenti a ciò che sta succedendo. NON ACCETTATE ciò che il vostro
governo, Bruxelles e la Troika stanno facendo a voi e al vostro paese. Al
contrario, esigete il pagamento totale delle riparazioni di guerra che la
Germania vi deve, esigete la GREXIT, esigetela come l’unica conseguenza
pienamente legittima dello schiacchiante NO che avete espresso nel referendum
del luglio 2015 contro le misure di austerità imposte dalla Troika in cambio
del pacchetto di “salvataggio”.
Se lo fate, ben
presto vedrete la luce in fondo al tunnel — una luce che è stata spenta per
troppo tempo a causa della Germania e dei gangster della Troika e del vostro
stesso governo.
Minacce di
espulsione dall’eurozona
Il ministro delle
finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, sta ancora cercando di bluffare e di
impressionare il mondo minacciando la Grecia di espulsione dall’euro. Qualunque
governo minimamente sano trasformerebbe quella minaccia in una iniziativa
propria e abbandonerebbe quel mostro putrefatto che si chiama Unione europea,
assieme alla sua falsa e fraudolenta moneta comune, chiamata euro. Ma il
problema è questo: la Grecia è governata dalla follia.
Perciò il governo
greco risponde alla follia (della Troika) con folle subordinazione, cioè con
mite sottomissione – a danno di milioni di compatrioti greci già deprivati di
tutto e ridotti alla schiavitù.
Tra questi
tuttora influenti greci c’è l’ex ministro delle finanze greco, Yanis
Varoufakis, il leggendario, affascinante e “radicale” ministro in motocicletta.
Sebbene si sia dimesso in un apparente atto di protesta verso la sottomissione
di Syriza alle richieste della Troika dopo il NO al referendum, Varoufakis oggi
non è altro che un conformista che sta chiedendo qualche “riforma” puramente
formale a Bruxelles, che non vuole a nessun costo la Grexit, e meno che mai il
crollo della UE – crollo che, comunque, è per fortuna vicino. Come Ministro
delle finanze greco Varoufakis non ha nemmeno mai posto l’opzione Grexit come
“Piano B”.
(http://www.defenddemocracy.press/greece-disaster-capitulation/).
Non c’è nessuno
che urli, strilli, si rivolti, scenda in piazza, blocchi le strade, i ponti e
le ferrovie per giorni o settimane, che interrompa la svendita di ciò che resta
dei vostri beni pubblici agli stranieri. Nessuno. Non voglio con questo dare la
colpa ai greci, che devono quotidianamente lottare per la loro mera
sopravvivenza, che devono trovare un modo di dare da mangiare ai propri figli e
alle famiglie. La mia accusa va al clan di Syriza, a Tsipras, a tutti quei
greci elitisti, ai media (sono davvero stati tutti comprati, come in Germania,
dalla CIA?), e ai parlamentari, che guardano con soggezione e stanno al loro
posto. Nessuna azione. Guardano la Grecia – il VOSTRO paese, cittadini greci! –
mentre viene dissanguato.
State attenti
perché in tutto questo non c’entrano il debito e il salvataggio. Se vi dicono
che la colpa della “crisi del debito” europea è della Grecia, e che si sta
preparando una nuova crisi che dipenderà da come la Grecia deciderà di
conformarsi alle regole del prossimo salvataggio, questa è solo un’oltraggiosa
menzogna. Questa crisi è stata prodotta dagli stessi europei, dalla loro élite,
dalla Goldman Sachs guidata dalla FED, che gestisce la BCE tramite Mario
Draghi, un ex funzionario di Goldman Sachs – che di fatto gestisce l’economia
europea.
Perché vogliono
schiacciare la Grecia sotto il tacco? Loro, la feccia di Bruxelles e di
Washington (come il presidente Tram chiamava l’establishment dello Stato
Profondo di Washington), vogliono una Grecia sottomessa. Perché la Grecia ha
una posizione geografica altamente strategica, all’incrocio tra est e ovest. La
Grecia è un paese NATO. Forse il secondo più importante paese NATO (dopo la
Turchia) per la sua posizione strategica. Non vogliono che la Grecia sia
governata da un partito “di sinistra”. Syriza, ovviamente, è tutto meno che di
sinistra. È neoliberista esattamente come loro. I padroni dell’universo
vogliono il “cambio di regime” – il buon vecchio cambio di regime che minaccia
tutti quelli che non si piegano alle regole dell’Occidente. Proprio ora il
governo Syriza si sta facendo in quattro per compiacere i padroni del denaro e
per consentire l’umiliazione e la rovina dei propri concittadini.
Se la Grecia
dovesse tenere nuove elezioni e far vincere un partito di destra, tipo la Nuova
Democrazia o perfino i fascisti di Alba Dorata, o una coalizione dei due – il
problema del debito potrebbe sparire in una notte. Ciò che Washington vuole, e
con essa Bruxelles (suo burattino), è una Grecia sottomessa che non metta mai
in discussione il ruolo della NATO, che non discuta la UE, che non discuta le
catene dell’euro, che non discuta l’accesso statunitense al Mar Mediterraneo –
alle ricchezze subacquee di idrocarburi e minerali. Lo stesso vale, ovviamente,
anche per l’Italia, la Spagna e il Portogallo – altri paesi con le rive sul
Mediterraneo. I loro governi sono già stati cambiati tramite interferenze
esterne (USA/UE) per imporre compiacenti marionette della destra neoliberale.
L’inazione
dell’élite e del governo greco non è scusabile. È quantomeno la forma peggiore
di Sindrome di Stoccolma: restare sottomessi al proprio carnefice finché morte
non ci separi. E la morte, in termini di distruzione totale, saccheggio e
definitiva schiavitù, è vicina.
Voi, cittadini
greci, volete continuare su questo sentiero di schiavitù imposta da un impero
predatorio, che alla fine vi controllerà in ogni mossa che farete?
O volete invece
riprendervi la vostra sovranità, la vostra moneta – distaccarvi dai dictat di
Bruxelles – e ricominciare di nuovo – come il nobile e saggio popolo greco che
portò la democrazia nel mondo 2500 anni fa? – Sono certo che la Grecia ha
ancora la capacità e la saggezza di ricostruire la democrazia. Ricordate che,
sebbene non possiamo modificare la nostra posizione geografica, il futuro è
indubbiamente ad EST.
Che la Grecia
viva ancora!
Lunga vita al
Popolo Greco!
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