Nel ciclo
storico-toponomastico organizzato da Pietrakappa – la Botteguccia del Conoscere
per illustrare la Storia reggina attraverso le denominazioni delle sue strade,
al pubblico di appassionati che ha affollato la sede, è stato presentato da
Francesco Arillotta, nel secondo appuntamento in programma, il periodo
magnogreco, cioè il periodo di Rhegion, la città vicina al Promontorio Rotto.
4 marzo 2018
Arillotta ha
ricordato le condizioni miserevoli di quei Greci che sbarcarono sulla nostra
costa attorno al 730 a.C.: i cittadini di Kalkis erano stati costretti ad
abbandonare la loro città per le condizioni precarie che le carestie vi avevano
determinato, mentre i Messeni erano stati cacciati dalla loro patria a seguito
dei forti dissapori sorti circa la gestione dei rapporti con la potente Sparta.
Entrambi i gruppi etnici furono accolti – certamente non senza qualche
problema… – dalla popolazione autoctona,
con la quale poi, lentamente, si integrarono, facendo della città uno dei
centri urbani più importanti del Mediterraneo.
Il prof.
Arillotta ha menzionato le strade che ricordano questo periodo: da via Magna
Grecia, a via Ibico, via degli Arconti, via dei Pritani (erroneamente riportato
come via dei Pritanei), fino a via Temesa, ecc. E ha anche illustrato un
percorso per visitare idealmente i tanti luoghi della città che conservano
testimonianze archeologiche del periodo. Sono scorse, così, le immagini della
masseria extraurbana di v. 25 luglio, della casa ellenistica di fronte al
Righi, l’area sacra Griso-Laboccetta, le mura magnogreche del Lungomare, le mura del parco archeologico
Trabocchetto-Mati, le tombe ellenistiche del Museo e quelle ricostruite nei
giardinaggi del Lungomare, l’Odeon e la torre urbica di v. 24 maggio, nonché la
tomba con pozzo del prolungamento di via Tripepi; per finire con lo strato
magnogreco dell’ipogeo di Piazza Vittorio Emanuele. Tutte presenze
significative di un passato molto illustre, ma spesso in pessime condizioni di
fruibilità.
Nel terzo e
quarto appuntamento del 14 e 21 marzo prossimi si parlerà, come prevede il
programma, del periodo forse più positivo della storia di Reggio: quello
romano, quando la Città si distingueva per la sontuosità dei suoi palazzi e dei
suoi impianti termali.
http://www.strill.it/social/2018/03/ii-incontro-la-storia-reggio-nella-toponomastica/
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