Istituto sindacale europeo,2010-2017 segno meno in 9 Paesi Ue
(ANSA) -
ROMA - Tra il 2010 e il 2017 i salari dei lavoratori greci hanno registrato in
media un calo del 19,1%. A dirlo è l'ultimo rapporto pubblicato dallo European
Trade Union Institute (Istituto sindacale europeo).
Secondo la
ricerca, la Grecia si trova però in buona compagnia. Nel decennio appena
conclusosi, ad avere tagliato i salari, anche se in misura inferiore, ci sono
anche i datori di lavoro di Regno Unito, Spagna, Belgio, Grecia, Portogallo,
Finlandia, Croazia e Cipro. In sei di questi Stati, precisa lo studio - Italia,
Regno Unito, Spagna, Belgio, Grecia e Finlandia - i lavoratori hanno guadagnato
meno nel 2017 rispetto al 2016.
''Nonostante
il dibattito sulla ripresa economica, i lavoratori di molti importanti Paesi
europei versano in una condizione peggiore rispetto a prima della crisi e
continuano a perdere denaro'', ha commentato Esther Lynch, segretario
confederale della Confederazione europea dei Sindacati, secondo quanto
riferisce l'agenzia di stampa Ibna. ''Non sorprende - ha aggiunto - che anche
la Commissione e la Banca centrale europea abbiano chiesto maggiori aumenti
salariali''. L'Unione europea e gli Stati membri, ha concluso, ''potrebbero
fissare obiettivi per fare in modo che il numero di dipendenti coinvolti nella
contrattazione collettiva aumenti''.
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