Filosofare
con i ragazzi al Festival della filosofia in Magna Grecia. Tour salentino:
Gallipoli, Copertino, Lecce
di Alessandra Peluso, 7 marzo 2018
Il 22
ottobre 2008 nasce il “Festival della Filosofia in Magna Grecia” per volontà di
Giuseppina Russo e Iriana Marini. È nato dall’amore e dalla necessità di
comunicare questo amore per le origini della filosofia greca e per il sapere.
Un Festival differente e itinerante prosegue e fa tappa anche quest’anno nel Salento,
in particolare a Gallipoli, a Copertino e a Lecce.
Ascoltando
rispettivamente il presidente, Giuseppina Russo, e il vicepresidente Iriana
Marini, dell’Associazione Festival della Filosofia in Magna Grecia, si
constatano nell’immediato un intenso sentimento di gioia e di passione con le
quali hanno operato e continuano a farlo, affinché la storia della filosofia
sia vicino ai ragazzi, ecco la differenza, alle giovani generazioni, da curare
e stimolare per sviluppare un pensiero critico, senza il quale non si potrà
fare bene né pensare liberamente.
La
Filosofia, sostiene Giulio Giorello (Filosofia, Università degli Studi di
Milano), durante la giornata di presentazione del Festival, 6 marzo, in
conferenza stampa presso il Palazzo dei Celestini di Lecce, educa alla libertà,
a mettersi in gioco, ad avere speranza e a sviluppare coscienziosamente un
senso di responsabilità.
Nasce, per
volontà degli organizzatori, la necessità di creare reti col territorio, con i
giovani, le scuole, il Pensiero.
Si tratta di
un’esperienza unica, ci tiene a sottolineare Massimo Donà (Filosofia Teoretica,
Università San Raffaele di Milano), proprio perché è rivolta ai giovani, si
instaura un rapporto creativo, di coinvolgimento, in quanto sono organizzati
magistralmente laboratori filosofici, teatrali, concorsi, e i ragazzi possono,
per l’appunto, mettersi in gioco, sperimentare, confrontarsi e conoscere;
inoltre, per via delle passeggiate filosofiche, alla maniera socratica ed
epicurea, si immergono nei territori che trasudano di cultura greca.
Il “Festival
della Filosofia in Magna Grecia” fornisce, a ben vedere, un’offerta formativa
notevole. Esempio evidente di come si possa incrementare il turismo culturale.
Sono
presentati i luoghi caratteristici dei paesi ospitanti, come ad esempio a
Copertino, il maestoso Castello Angioino, e con
guide adeguate si illustra la storia e i ragazzi hanno il contatto
diretto con il territorio, spesso sconosciuto, con la filosofia, parti
integranti della nostra identità.
Giuseppina
Russo e Iriana Marini, in qualità di docenti in Storia della Filosofia e
organizzatrici del Festival, sostengono, inoltre, la non contrapposizione tra
umanesimo e scienza, ma anzi, l’integrazione di saperi umanistici e
scientifici. È indispensabile, per attuare una vera e propria rivoluzione
culturale, un neo-umanesimo, aggiunge Giorello, per umanizzare l’individuo e le
relazioni, per lo più alienate e spersonalizzate.
Accanto alle
lezioni magistrali tenute da Giulio Giorello e Massimo Donà, protagonisti del
“Festival della Filosofia in Magna Grecia” dell’edizione salentina, sono stati
coinvolti 500 studenti liceali provenienti da tutta Italia per vivere insieme
l’antico percorso della “koinè” mediterraneo.
Il tema
dell’edizione è l’“Eu-Daimon”, il demone buono, quello che Socrate sostiene che
tutti possediamo, pur non essendone consapevoli. La felicità, giustappunto, è
in ognuno di noi, è sufficiente ricercarla e dunque, imparare a conoscere se
stesso, attraverso l’ascolto e il dialogo, momenti imprescindibili e praticati
dai ragazzi nelle agorà del Festival. “Diventa ciò che sei” diviene un
imperativo.
Questo
Festival, così ben congegnato, potrebbe rappresentare una valida soluzione da
attuare come parte della riforma scolastica italiana: silenzio, ascolto,
dialogo, confronto con se stesso, con il docente, con il territorio,
sperimentazione nei laboratori: “pensiero e azione”, per dirla con Arendt, dei
modi idonei a far sì che il futuro sia pensante, libero, ma soprattutto,
responsabile.
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