Sui cartelli
di protesta le scritte "niente riduzione salariale, nessun licenziamento,
non saremo schiavi nel XXI secolo". Il governo Tsipras sta concludendo
l’audit finale del suo terzo pacchetto di salvataggio varato nell'estate 2015 e
condizionato a un "memorandum" con la troika.
30 maggio 2018
Grecia
nuovamente in sciopero contro le nuove misure di austerità previste dopo che,
in estate, si concluderà il terzo e ultimo piano di salvataggio di Atene con
l’uscita dal memorandum sottoscritto nell’agosto 2015. Sono chiusi uffici
pubblici e scuole, i controllori di volo hanno incrociato le braccia per tre
ore causando la riprogrammazione o l’annullamento di decine di voli e
annullamenti, diversi treni sono stati cancellati e molti traghetti sono
rimasti nei porti nel Mar Egeo e nel Mar Ionio, mentre i medici degli ospedali
intervengono solo per le emergenze. Stop anche ai notiziari radio e Tv. “Stiamo
protestando contro l’austerity, l’alta tassazione e la disoccupazione“, hanno
dichiarato i rappresentanti delle sigle Gsee e Adedy, secondo cui dal 2010 i
greci hanno perso oltre un quarto del loro reddito a causa della crisi
finanziaria.
Circa 8mila
persone, secondo le stime della polizia, hanno partecipato a una manifestazione
di protesta indetta nella capitale dai principali sindacati. Fra cartelli di
protesta con la scritta “niente riduzione salariale, nessun licenziamento, non
saremo schiavi nel XXI secolo”, si sono registrati momenti di tensione solo
quando la polizia è intervenuta con i lacrimogeni per impedire che circa 200
persone marciassero contro la sede della Confindustria greca.
Il governo
Tsipras sta concludendo l’audit finale del suo terzo pacchetto di salvataggio
concordato con i partner europei e supervisionato dal Fmi. Atene spera che la
riunione del 21 giugno dell’Eurogruppo possa già valutare le misure. L’agenzia
greca per le privatizzazioni ha annunciato la vendita di un ulteriore 5% del
gruppo delle telecomunicazioni Ote alla tedesca Deutsche Telekom, che già
controlla una partecipazione del 40% nella società. Il prezzo concordato è di
poco superiore ai 284 milioni di euro, secondo l’agenzia.
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