Atene, 404 a.C. In città gli spartani di Lisandro hanno ormai
conquistato l’Acropoli, imposto la distruzione delle mura, la fine della
democrazia e lo smantellamento della flotta navale. La Seconda Guerra del
Peloponneso, combattuta fra una lega di città Peloponnesiache e un’altra di
Atene, della regione dell’Attica, trova la sua conclusione dopo 27 anni.
Nonostante sembri paradossale, più una curiosità divertente
rispetto a un reale fatto storico, la seconda guerra del Peloponneso,
combattuta ufficialmente fra il 431 e il 404 a.C., in epoca antica non vide
alcuna firma di un trattato di pace, che venne siglato soltanto il 10 Marzo
1996, a Sparta, dagli allora sindaci delle due città Greche Dimitris
Avramopoulos e Dimosthenis Matalas.
Sotto, i due sindaci, a sinistra quello di Atene (attuale
Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza)
mentre a destra l’allora sindaco di Sparta:
L’accordo venne firmato con la seguente motivazione:
“Oggi, 10 marzo 1996, nella capitale della Laconia, Il sindaco di
Atene e il sindaco di Sparta esprimono il proprio profondo dolore per il
conflitto tra le due città più importanti della Grecia antica e proclamano la
chiusura delle ostilità della guerra fra Atene e gli stati del Peloponneso,
consolidando indissolubilmente i vincoli di amicizia, collaborazione e
legittimità che prosperano da tempi antichi“.
Sotto, la mappa con le leghe della guerra del Peloponneso, in
Verde Sparta e in Arancione la lega Attica:
Nonostante in tempi antichi le dichiarazioni di guerra fossero
poco usuali, lo erano molto di più i trattati di pace, specie se riguardanti
città limitrofe, come appunto Atene e Sparta. Ne è un esempio la “Pace dei
Trent’anni” del 446 a.C., firmata dopo la Prima Guerra del Peloponneso,
combattuta sempre fra le due Polis greche.
Atene e Sparta, due modi di intendere la vita, la cultura e la
società totalmente diversi fra loro, furono fra le principali protagoniste
della storia occidentale, esportando modelli di governo dello stato e di
disciplina militare che sono un esempio ancor oggi.
Da oltre 20 anni sono effettivamente, anche a livello “politico”,
in completa pace
Tutte le immagini sono di pubblico dominio.
Matteo Rubboli
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