PRESENTATO NEL CORSO DELLA SESTA TAPPA DEL ROADSHOW
'CONGIUNZIONI' AL TEATRO CILEA
Reggio Calabria. Come accaduto per l’A2 ‘Autostrada del
Mediterraneo’, Anas, Società del Gruppo FS Italiane, avvia il progetto di
valorizzazione dei percorsi turistici e culturali anche lungo la statale 106
‘Jonica’, ‘La Via della Magna Grecia’, presentato nel corso della sesta tappa
del Roadshow “Congiunzioni” al Teatro Cilea di Reggio Calabria, organizzato
dall’Azienda in occasione del 90° anniversario, alla presenza di Giuseppe
Fiorini Morosini, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova, Giuseppe
Falcomatà Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Nicola Irto
Presidente del Consiglio Regionale Calabria, Maria Grazia Arena Presidente del
Tribunale di Reggio Calabria, Antonella Freno Responsabile del Progetto Ricerca
e Valorizzazione “La Via della Magna Grecia”, Pasquale Catanoso Rettore
dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Francesca Moraci
componente del CdA del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e professore
Ordinario di Urbanistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria,
Beniamino Quintieri Presidente di SACE, Lino Morgante Direttore editoriale e
Amministratore delegato di Gazzetta del Sud, Gianni Vittorio Armani
Amministratore delegato Anas, Roberto Musmanno Assessore alle Infrastrutture
della Regione Calabria.
Il processo di ridenominazione dell’arteria e di
valorizzazione dei territori attraversati sarà sviluppato da Anas a partire dal
2019, a completamento dello studio degli itinerari svolti in collaborazione con
gli enti territoriali interessati, tramite apposita cartellonistica stradale,
sito dedicato, App per smartphone, campagne promozionali al fine di rendere
facilmente programmabile il viaggio ed immediatamente fruibili i luoghi da
visitare.
Per illustrare l’iniziativa è stato realizzato un numero
monografico di Area Sud “la Via della Magna Grecia” in distribuzione gratuita
in tutte le edicole con la Gazzetta del Sud il prossimo 16 maggio. Una sintesi
del progetto di ricerca che riguarda alcuni dei percorsi turistici e culturali
lungo la statale 106. In particolare il progetto di ricerca, illustrato nella
rivista Area Sud, si prefigura come un viaggio dal mondo classico alla
modernità, per descrivere e disegnare attraverso la storia delle colonie
magnogreche, il significativo ruolo nel mondo classico delle regioni Puglia,
Basilicata e Calabria. Attraverso due sezioni “Ieri” ed “Oggi”, passa in
rassegna la storia, le tradizioni, gli usi, le consuetudini, gli stili di vita,
le discipline letterarie, filosofiche, matematiche, artistiche, sportive delle
antiche colonie. Le influenze sul piano culturale, economico e sociale della
cultura greca mutuata dalla madrepatria sono alla base delle testimonianze
archeologiche lungo il territorio della Megale Hellàs, la grande Grecia fuori
dai confini.
“Anas – ha spiegato l’Amministratore delegato di Anas,
Gianni Vittorio Armani – è fortemente impegnata in Calabria con un piano da 4,6
miliardi di investimenti. Una parte rilevante di queste risorse, pari a 2,2
miliardi, è destinata alla 106 ‘Jonica’ ‘La Via della Magna Grecia’ con 1,3
miliardi per la realizzazione di 38 km di nuova viabilità e 690 milioni per il
piano di riqualificazione di altri tratti calabresi. Inoltre, sono in corso
ulteriori interventi per 260 milioni. Oltre all’impegno finanziario, Anas da
tempo cerca di andare oltre il concetto tradizionale di infrastruttura come
opera materiale fatta di acciaio, cemento e asfalto. La strada non deve essere
solo un luogo di passaggio, ma un’opera tramite la quale accedere, apprezzare e
promuovere i territori d’Italia. Il nostro impegno di portare la cultura
attraverso le infrastrutture stradali prosegue oggi attraverso significative
azioni di promozione e valorizzazione del territorio”.
Per far conoscere alcune delle enormi ricchezze che la
106 può offrire, sono state individuate sette ‘Vie’ che lambiscono la Jonica e
si snodano attraverso terre piene di storia, memoria e bellezza.
Sette percorsi che saranno richiamati dalla
cartellonistica autostradale, invitando gli automobilisti a concedersi magari
una deviazione dal proprio tragitto per scoprire la storia, l’arte, le spiagge
e i sapori del territorio.
Sono sette le Vie dell’indagine esplorativa: La Via
dell’archeologia che comprende i tesori custoditi nelle principali realtà
museali e parchi archeologici dell’intero territorio attraversato, dal Museo
degli Ori di Taranto al Museo Nazionale archeologico di Reggio Calabria, che
custodiscono intatti i reperti delle antiche colonie ed accolgono esemplari
unici al mondo quali le sculture dei Bronzi di Riace; la Via dei Castelli, per
ripercorrere la Puglia di Federico II di Svevia, la Basilicata e la Calabria
attraverso le fortificazioni a presidio dei territori, incastonate su alture, a
picco sul mare o nel cuore delle originarie acropoli; la Via del Mare, con le
aree protette e le spiagge incontaminate dello Jonio, bandiera blu da diversi
anni e per molti tratti; la Via dei fiori, per ammirare le specie botaniche
della macchia mediterranea che si arricchisce di varietà quali le rose degli
achei di Roseto Capospulico, i “meli a primavera” cantati da Ibico; La via di
Bacco e Cerere, per comprendere le specialità gastronomiche derivate dagli
antichi sissizi, le regole della dieta vegetariana derivata dalla tavola
pitagorica; le suggestioni ed il fascino delle minoranze linguistiche che
rendono l’odierna bovesia, uno dei siti di conservazione della lingua
grecanica, unico al mondo. La Via della storia, sulle tracce dei grandi per
ricordare alla postmodernità il valore di Nosside, Pitagora, Alcmeone, Zaleuco,
Milone.
Infine la Via delle minoranze linguistiche, con
particolare riferimento ad alcune zone in Puglia e Calabria dove sono presenti
delle importanti aree di conservazione della lingua grecanica con dei poli di
eccellenza, Bovesìa, Vallata dell'Amendolea, Gallicianò, Roghudi e Roccaforte
del Greco nel reggino e della Grecia salentina nel Salento, che di fatto
costituiscono la totalità delle aree ellenofone esistenti in Italia
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