Mare blu
profondo, erba verde smeraldo, case di mattoni bianchi e cupole blu. Preparate
la valigia, si va tutti nella splendida isola di Santorini!
Maurizio "Zeno2k", 2 maggio 2018
RECENSIONE
Cranio
Creations distribuisce questo interessantissimo board game per due, tre o
quattro persone che si annuncia come capace di rovinare amicizie di lunga data
e famiglie affiatate.
I giocatori
si radunano attorno all’isola di Santorini, rappresentata da una struttura
rialzata in plastica e un piano in cartone rigido, e collocano a piacere i
propri mastri architetti.
Qui, passo
dopo passo, i novelli Callicrate muoveranno i propri operai sul tabellone,
costruendo un nuovo edificio o innalzando il livello di una già presente ad
ogni passo.
Scopo del
gioco è quello di portare uno dei propri uomini sul tetto del terzo livello di
un edificio qualsiasi: chi prima ci riesce, vince. Naturalmente gli altri
giocatori non staranno a guardare e man mano che tenteranno di innalzare le
proprie costruzioni, potranno anche avvicinarsi a quelle altrui e tarparne i
sogni di vittoria costruendo la cupola, quarto e ultimo livello, che de facto
rende inutilizzabile l’edificio e costringe a tentare con un altro.
Le regole
sono poche e semplici da apprendere, ma dannatamente difficili da
padroneggiare, soprattutto nell’ottica di far collimare la propria strategia
con la necessità di ostacolare quella altrui.
Ogni volta
che un lavoratore si muove, deve necessariamente costruire un piano in una
delle caselle adiacenti a quella di arrivo. Dopo aver costruito il primo
livello, potrà essere innalzato il secondo e così via. Per poter salire, però,
il lavoratore deve muoversi di livello in livello, come con una scala.
Scendere, invece, è molto più facile e non richiede il passaggio graduale.
GAMEPLAY
Una delle
cose che colpisce molto, di Santorini, è il modo in cui le dinamiche cambino
radicalmente in base al numero di giocatori. In due si tratta fondamentalmente
di una diabolica partita a scacchi, in cui si cerca di rispondere a mossa con
contromossa e in cui ogni giocatore può a piacere muovere uno dei due
lavoratori. Tuttavia è sempre obbligatorio muoverne almeno uno e costruire.
Personalmente è la modalità che preferisco.
In tre
giocatori la faccenda si complica: difficilmente tutti i partecipanti si
contenderanno la vittoria fino alle ultime battute; nei miei test mi è capitato
infatti che ben presto uno dei tre si trovi rapidamente fuori gioco e debba
necessariamente allearsi con uno degli altri due, o, quantomeno, fare una
scelta su quale avversario contrastare aiutando l’altro.
Infine la
modalità a 4 giocatori. La trovo un pelo troppo stretta: si gioca a squadre,
due contro due, e ogni giocatore muove solo un lavoratore, seguendo le solite
regole. Naturalmente vince l’intera squadra appena uno dei giocatori riesce a
collocare il proprio lavoratore sul terzo livello di un palazzo.
Una variante
del gioco, già presente nella scatola e suggerita ai giocatori esperti, è
quella di utilizzare le carte divinità. Parliamo di 30 carte tra cui scegliere
casualmente, capaci di cambiare non poco gli equilibri della partita. Grazie a
queste carte, per tutta la durata della partita, i giocatori avranno “poteri”
speciali che ne determinano le capacità di movimento, di costruzione e persino
di vittoria. Un ottimo modo per dare un po’ di pepe in più e per modificare le
interazione tra giocatori abituali.
MATERIALI
Come
accennato, l’isola di Santorini è riprodotta in modo davvero piacevole grazie
al supporto di plastica rigida su cui andremo ad incastrare il piano di gioco,
in cartone rigido. I livelli degli edifici sono in plastica rigida, bianca, che
si incastra perfettamente pezzo su pezzo; a chiudere il tutto la cupola blu,
anch’essa in plastica.
Stiamo
sempre parlando di un gioco astratto per cui difficilmente avremo la sensazione
di trovarci davvero nell’isola dell’Egeo, tuttavia è davvero apprezzabile la
componentistica tridimensionale, dalle scogliere agli edifici, e l’isola
popolata regala un colpo d’occhio davvero notevole: a mio avviso veder crescere
turno dopo turno l’edilizia di Santorini è una della cose più soddisfacenti del
gioco.
In dotazione
anche le carte divinità, illustrare con un gusto cartoon delizioso e arricchite
da icone che ne rappresentano il potere facilmente intellegibili; ottimi anche
i lavoratori: sei miniature in plastica colorata che si muovono agilmente sulla
plancia di gioco.
Forse
l’unico difetto che sono riuscito a riscontrare di questo titolo è la
lunghezza: le partite hanno una durata altamente variabile e in due può
facilmente trasformarsi in una vera e propria partita a scacchi, dove la fase
di pianificazione tende facilmente a dilatarsi.
Ringrazio
Cranio Creations per il materiale.
NERDANDO IN
BREVE
Santorini è
il gioco da tavolo per 2-4 giocatori che ci porta nell’assolata isola greca in
una sfida a colpi di martello e scalpello.
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