Dopo 12 anni
di fidanzamento, le due donne hanno coronato il loro sogno d’amore
TREVISO -
L’abito da sposa (per entrambe tailleur dal taglio maschile) l’hanno scelto
insieme. E così le fedi matrimoniali (classiche, in oro bianco, con data e nome
incisi all’interno). E la torta nuziale, e le bomboniere, e i bigliettini
augurali ispirati a Keith Haring. Elena Toffolo (psicologa, libera
professionista, 34 anni, già presidente dell’associazione Arcilesbica di
Treviso) e Francesca Mostosi (impiegata, 38 anni) sabato scorso si sono unite
in matrimonio nella sala Freschi di Palazzo Rinaldi. A celebrare l’unione, di
fronte a un’ottantina di amiche, amici e familiari, è stato l’assessore alla
Cura e benessere urbano e della persona, Ofelio Michielan.
Francesca,
che - come prevede la legge sulle unioni civili - da lavoratrice dipendente ha
avuto diritto al congedo matrimoniale, ed Elena hanno già prenotato il viaggio
di nozze a Santorini. Ma la suggestiva isola greca le accoglierà solo tra
qualche giorno. Nel frattempo le neospose hanno scelto di condividere sui
social la loro felicità. Con hashtag che fanno riferimento all’amore, ma anche
alla loro storia omosessuale: #love, #attivisti, #LGBT, #unionecivile,
#amoreallostatopuro...Elena e Francesca hanno replicato il loro ‘sì, lo voglio’
in scatti-smarthphone che le vedono saltellare dalla gioia fuori dal tribunale
dove si è svolta la cerimonia, scambiarsi effusioni davanti agli amici,
tagliare insieme la torta.
Elena e
Francesca, quando avete deciso di sposarvi?
Ci pensavamo
da cinque o sei anni. Poi finalmente, anche grazie al nostro impegno, che ci ha
visto manifestare in tante piazze, è arrivata la legge che aspettavamo. E
allora abbiamo deciso di compiere il grande passo.
Non vi
bastava la convivenza?
L’atto
formale - precisa Elena - ci ha permesso non solo di condividere con tanti
amici un momento di grande gioia, ma tutela sul piano giuridico la nostra
unione. Di fatto c’è una differenza tra il ‘matrimonio’ che è un negozio e
l’unione civile che è un contratto, ma sul piano legislativo i due istituti si
sovrappongono, contemplano quasi gli stessi diritti e doveri. E noi preferiamo
parlare di matrimonio: Francesca è mia moglie. A tutti gli effetti.
Pensate di
avere dei figli?
Ci abbiamo
riflettuto. Ciò che ci convincerebbe di più è l’adozione, perché la nostra idea
di genitorialità non ha a che vedere col sangue. Pensiamo che i figli
appartengano al mondo: sono frecce lanciate da un arco verso un proprio
destino. Non occorre essere genitori biologici per amare dei figli. In ogni
caso, ora non potremmo adottare dei bambini. Ci è concesso l’affido. Perché
comunque la legge sulle unioni civili omosessuali è monca: per esempio prevede
forti limitazioni sull’eredità, sulle relazioni familiari e parentali.
Intorno a
voi, alla vigilia delle nozze, avete incontrato condivisione, assenso o qualche
ombra?
Siamo
circondate da amici e familiari che ci vogliono bene. Perché dovremmo
incontrare delle ombre?
Qualcuno,
anche a Treviso, nella città che forse non ha mai superato le atmosfere di
‘Signore e Signori’, il celebre film di Germi, potrebbe vedere la vostra unione
come una provocazione…
Noi ci siamo
sposate per amore. Abbiamo compiuto questo passo per noi. Non per ricevere
consensi o critiche. Il gusto della provocazione non ci appartiene, soprattutto
non ha a che vedere con le nostre nozze.
A Treviso, a
breve, si risposerà anche l’ex sindaco, lo sceriffo Gentilini. Secondo voi in
città farà più scalpore il vostro matrimonio o il suo? Quale cerimonia
susciterà più pettegolezzi?
Noi non
siamo nessuno! Non abbiamo dato clamore mediatico alla nostra unione. Anche
perché non siamo la prima coppia omosessuale che si sposa a Treviso. Solo a
cerimonia avvenuta abbiamo condiviso la nostra gioia sui social. Gentilini
invece è Gentilini. Siamo felici che abbia trovato una nuova compagna, dopo che
è rimasto vedovo. E gli facciamo le nostre più vive congratulazioni!
La legge
sulle unioni civili. Entrata in vigore nel dicembre del 2016, la legge sulle
unioni civili ha visto finora un incremento del 150% di questi istituti. Sul
podio delle unioni civili c’è la Lombardia, seguita da Lazio e Emilia Romagna.
Fanalino di coda la Calabria, dove si sono registrate solo 24 unioni civili.
L’unico capoluogo di provincia a non averne registrata nessuna è Crotone.
Il Veneto,
Treviso e le unioni civili. Dal gennaio 2016 a oggi in Veneto si sono
formalizzate 445 unioni civili: 60 in provincia di Treviso.
Il primo
matrimonio omosessuale in Italia. Il primo matrimonio tra due donne
riconosciuto in Italia è stato quello di Giuseppina La Delfa e Raffaella. Le
due donne, che ora vivono a Napoli con i figli, si erano sposate presso il
consolato francese di Napoli nel 2000 con un Pacs (patto civile di solidarietà)
che portava il numero di matricola 00000001. La loro unione è stata confermata
nel 2013.
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