Dall'attacco all'ex premier Papademos alle
lettere bomba: in Grecia è tornato l'incubo della violenza anarchica e di
estrema sinistra
In Grecia torna ad affacciarsi in modo
inquietante l'ombra della violenza anarchica e di estrema sinistra. Solamente
un mese fa un ordigno esplosivo nascosto in una busta è detonato all'interno
dell'auto dell'ex capo della banca centrale greca ed ex premier Lucas
Papademos, nel centro di Atene.
L'ATTACCO A PAPADEMOS SEGNALE INQUIETANTE
Mentre gli attacchi di piccole dimensioni a
imprese, polizia e politici da parte di gruppi estremi di sinistra non sono una
novità per la Grecia, la scelta di copire bersagli sempre più ambiziosi sta
preoccupando e non poco le istituzioni di Atene. A marzo, una lettera bomba
partita proprio dalla Grecia è stata intercettata sul tragitto. Il destinatario
era il ministro tedesco del finanza Wolfgang Schäuble. Nelle scorse settimane è
rimasto ferito un dipendente del Fondo Monetario Internazionale di Parigi.
LE ACCUSE A TSIPRAS
Il capo dell'opposizione Kyriakos Mitsotakis di
Nuova Democrazia accusa il partito di sinistra di Tsipras, Syriza, di favorire
l'odio anti-establishment che secondo lui porta agli attacchi. Mitsotakis
accusa il primo ministro di non adottare misure adeguate per proteggere i
potenziali bersagli, compreso lui stesso, se - come si attende con fiducia -
diventasse il prossimo primo ministro greco dopo le prossime elezioni generali
previste per il 2019.
ECCO CHI SONO I VIOLENTI DI GRECIA
Mentre i "guerriglieri urbani" della
Grecia affermano di voler istigare una rivoluzione, gli esperti dicono che i
suoi membri sono tipicamente giovani ben educati, di famiglie di classe media,
motivati da un desiderio di verbalizzare la loro ostilità al sistema. Le
dichiarazioni di responsabilità per gli attacchi sono spesso accompagnate da
lunghe frasi teoriche contro i politici.
LE NUOVE ORGANIZZAZIONI ANARCHICHE IN GRECIA
Come molte nazioni europee, la Grecia è stata
scossa dal terrorismo di sinistra negli anni '70 e '80. Gruppi
marxisti-leninisti come il 17 novembre (17N) e la lotta popolare rivoluzionaria
(ELA) hanno effettuato bombardamenti e assassini di alto profilo, incluso
l'assassinio del capo della stazione della CIA Richard Welch nel 1975 e di
Stephen Saunders, militare dell'ambasciata britannica, nel giugno 2000. Questi
gruppi furono definitivamente smantellati, ma ora il timore è che i radicali
greci si siano riorganizzati in nuovi modi e con una struttura più anarchica e
autodefinita, priva di agenda politica che non sia la rabbia anti sistema.
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