“Un fare finta che non serve a nessuno: né al governo greco, né al Fmi e neanche al popolo greco”. Lo scrive Bloomberg a proposito dell'accordo post Eurogruppo che se da un lato ha concesso circa 8,5 miliardi ad Atene, dall'altro ha ancora rinviato il dibattito sulla ristrutturazione del debito, come da precisa strategia firmata dal ministro delle finanze di Berlino Schaeuble.
Scritto
da Giorgio Fthia
Se la nuova tranche, osserva Bloomberg,
permetterà ad Atene di effettuare il rimborso di 7 miliardi di euro a luglio,
di contro non c'è ancora un accordo su come ridiscutere il debito, passaggio
sul quale il FMI aveva particolarmente insistito.
E
osserva: “Il nuovo accordo non ammette ciò che tutti sanno: che il debito della
Grecia è insostenibile alle attuali condizioni. Nel tentativo di fingere il
contrario, Atene ha promesso eccedenze del bilancio primario (cioè al netto
degli interessi) del 3,5% del pil fino al 2022, e poi sopra il 2% fino al 2060.
È vero, l'economia greca ha raggiunto un miglioramento rispetto al previsto
avanzo primario nel 2015. Ma l'idea che la Grecia possa mantenere questo
livello di controllo fiscale per i prossimi 40 anni è ridicolo”.
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