Παρασκευή 5 Μαΐου 2017

Samos apre al pubblico l’acquedotto di Eupalino, una vera meraviglia del mondo antico

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A distanza di tre anni dall’inizio dei lavori di ristrutturazione ordinati dal Ministero greco della Cultura, l’acquedotto di Eupalino apre le sue porte al pubblico dei visitatori che prossimamente avranno la possiilità di camminare la sua galleria scavata sulla montagna che ormai diventa interamente accessibile per tutta la sua lunghezza di 1036 metri.

Fu il famoso tiranno Policrate che verso il 550 a.C. decise di costruire un acquedotto per garantire l’approvvizionamento idrico dell’antica città di Samos –chiamata oggi Pythagorion- e soddisfare in modo più sano e sicuro le esigenze della popolazione locale. Elaborato sotto la direzione dell’architetto Eupalino di Megara, il progetto è riguardato come un capolavoro dell’ingegneria classica per tre motivi: 1) Il suo tunnel di 1036 metri venne simultaneamente scavato da entrambe le estremità; è il secondo esempio storico che se ne conosce, 2) Pianificando lo scavo Eupalino usò principi di geometria; così l’acquedotto che abbia preso il nome da lui stesso fu il primo tunnel nella storia costruito sulla base del metodo geometrico, 3) Il fatto che l’acquedotto fu completamente costruito sottoterra, cioè nascosto, assicurava all’antica città un considerevole vantaggio di difesa contro i nemici.

L'acquedotto di Eupalino continuò a funzionare per quasi un migliaio di anni fino al VII secolo d.C. quando fu abbandonato durante l’epoca bizantina. Grazie alla citazione di Erodoto che lo descrisse in dettaglio, il tunnel fu scoperto dall’archeologo francese Victor Guerin nel 1853 e successivamente nel 1882 si ebbe una prima campagna di scavi sistematici per cercare gli ingressi nord e sud della galleria. Nel 1884 Epaminondas Stamatiadis, letterato e membro della Società Archeologica di Atene, pubblicò un articolo in greco («Περί του εν Σάμω ορύγματος του Ευπαλίνου»), commentando la scoperta. Quasi un secolo dopo, nel 1971, Ulf Jantzen (1909-2000), direttore allora dell'Istituto Archeologico Germanico (DAI), ha condotto uno scavo a livello sistematico (1971-1973) mentre che Hermann Kienast ha intrapreso il primo studio approfondito. Il sito è stato aperto al pubblico negli anni '80. Ma per quasi 40 anni, solo i primi 130 metri dall'ingresso sud della galleria erano accessibili ai visitatori.

Dopo un accurato restauro, che iniziato alla fine del 2013 si è concluso la settimana scorsa, l’acquedotto di Eupalino sarà prossimamente accessibile per intero ai visitatori che avranno il piacere di godersi questa imponente struttura monumentale, iscritta dal 1992 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, come parte del Pythagoreion e dell'Heraion di Samos.

“Il percorso dell’acquedotto di Eupalino è un’esperienza di vita da provare” ha osservato la Ministra della Cultura e dello Sport, Lydia Koniordou, visitando il sito in occasione della conclusione dei lavori di restauro il 24 aprile 2017. “Prendiamoci un po’ di tempo per ascoltare cosa ha da dire il monumento. Ascoltiamo quello che ci racconta sugli ingegneri antichi e moderni.”


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