Enrico Letta a La Stampa commenta il successo del presidente francese e avverte: "Il problema dei populisti non è risolto".
"Come ha
ricordato l'ex ministro greco Yanis Varoufakis e come posso testimoniare in
prima persona, a Macron si deve il fatto che la Grecia non sia finita fuori
dall'euro, come voleva il ministro tedesco Schäuble". È l'ex premier
Enrico Letta, in un'intervista a La Stampa, a parlare così del neo presidente
francese, Emmanuel Macron.
"Una linea - aggiunge Letta - che definirei, di solidarietà responsabile, che dal 2015 si è fatta strada, consentendo a Paesi come Italia, Francia, Portogallo, Spagna di godere di più ampi spazi di flessibilità e a Draghi politiche espansionistiche che prima non aveva potuto svolgere. Tutto questo fa sperare in una svolta". "La sua linea - sottolinea l'ex premier - è quella di una Ue a più velocità. Germania e Francia daranno un forte impulso all'area-euro". "Attenzione - avverte quindi - a pensare che il problema dei populisti sia risolto. Il risultato di Le Pen resta rimarchevole".
Ecco come Letta
legge ancora il successo di Macron
"Davanti al
rilancio di Macron, l'Italia non può rispondere con la palude. O continuando a
cullarsi nella speranza del 'too big to fail', troppo grandi per fallire.
Ricordo che dopo la caduta del muro di Berlino si infilarono nella 'nuova'
Europa paesi vitali e con forti leadership come la Spagna. Ora, per l'effetto
congiunto di Trump e Brexit, della vittoria di Macron e quella degli europeisti
in Germania, stanno per riscriversi gli equilibri europei. La
Francia, europeizzandosi, ha preso un grosso vantaggio".
Foto: ANADOLU AGENCY VIA GETTY IMAGES
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