Alla vigilia
della chiusura del campo di Elliniko, prevista la mattina di martedì 23 maggio,
Amnesty International ha chiesto alle autorità greche di assicurare alloggi
alternativi sicuri e adeguati alle oltre 800 persone, provenienti per la
maggior parte dall’Afghanistan e finora alloggiate in tende, che verranno
evacuate.
“Nessuno
rimpiangerà la chiusura di un campo inabitabile e insicuro, ma la mancanza di
informazioni sul destino dei migranti e dei rifugiati di Elliniko è solo
servita ad aumentare la paura e l’ansia“, ha dichiarato Monica Costa Riba,
campaigner regionale di Amnesty International.
“I residenti di
Elliniko non sanno dove verranno portati. Sollecitiamo le autorità di Atene ad
assicurare che nessuno di loro resti senza alloggio o sia messo in pericolo.
Alloggi sicuri sono fondamentali soprattutto per le bambine e le ragazze“, ha
proseguito Costa Riba.
La richiesta di
Amnesty International di visitare il campo di Elliniko è stata rifiutata, ma
l’organizzazione ha potuto comunque incontrare i residenti all’esterno della
struttura. Tutti hanno lamentato l’assenza di informazioni, espresso il timore
di rimanere in strada e manifestato contrarietà a essere trasferiti in un altro
campo.
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