Era una nave mercantile
ma poco si sa della sua storia e delle ragioni che l'hanno portata
all'abbandono. Contrabbando? Ammunitamento? Ecco le ipotesi.
Dimitrios. Un
nome che a molti abitanti del luogo potrebbe far venire la pelle d’oca. Siamo
in Grecia, sulla costa meridionale del Peloponneso. E la Dimitrios non è altro
che una nave abbandonata famosa per la sua singolare posizione lungo una
suggestiva spiaggia sabbiosa nei pressi di Gythio. Per arrivarci, è sufficiente
lasciare la propria auto lungo la strada e inoltrarsi attraverso i boschi che
digradano verso il mare. La presenza umana, da quelle parti, è un optional.
La nave,
in precedenza, si chiamava Klintholm, lo stesso nome di un villaggio sperduto
lungo il litorale danese. Quale sia la connessione tra i due luoghi è
assolutamente ignota. E’ un’imbarcazione da carico lunga 67 metri e pesante 965
tonnellate. Venne fabbricata nel 1950 e apparteneva agli armatori Fratelli
Molari e agli armatori Matsinou. Ad oggi, però, la Dimitrios giace arenata
sulla spiaggia di Valtaki nella regione della Laconia, a pochi chilometri
dall’antica Sparta. Quando vi giunse, era il dal 23 dicembre del 1981. Il
perchè vi giunse, invece, resta, a tutt’oggi, un mistero degno delle più
singolari congetture.
Le molte (e
incerte) teorie sulla Dimitrios
La storia della
Dimitrios è totalmente immersa nella nebbia. A conti fatti, non si ha alcuna
certezza né dell’uso che ne venne realmente fatto né della ragione del suo
abbandono. Secondo una teoria avvallata da buona parte degli abitanti del
luogo, la nave era utilizzata per il contrabbando di sigarette che si consumava
fra la Turchia e l’Italia. Il mezzo venne poi sequestrato dalle autorità
portuali di Gythio. E, infine, volutamente abbandonato sulla spiaggia di
Valtaki, a 5 chilometri dalla porto stesso. La Dimitrios, infine, subì un
violento incendio doloso mirato a coprire l’uso illegale che ne era stato fatto
sino a poco prima.
Certo, la storia
del relitto dato alle fiamme è credibile, possibile e, per certi versi, anche
affacinante. Ma se fosse vero, comporterebbe un consapevole coinvolgimento
delle autorità portuali greche che si sarebbero mosse, non proprio legalmente,
per insabbiare il reale utilizzo della nave. Senza contare che la Dimitrios se
ne sta, senza alcuna apparente spiegazione, in riva a una spiaggia da ormai 35
anni.
Nel suo libro
intitolato I relitti nei mari della Grecia, il vice ammiraglio Christos Ntounis
ci narra una storia diversa. Secondo il militare infatti, l’imbarcazione
dovette effettuare un attracco d’emergenza a Gythio, il 4 dicembre del 1980, a
causa di una brutta malattia che aveva colpito il Capitano. Dopo l’attracco
però, emersero alcuni problemi economici, problemi ai motori nonché con le
compagnie di assicurazione e con vari istituti di credito. L’equipaggio,
perciò, venne brutalmente licenziato.
Il triste epilogo
della Dimitrios
La nave restò
ormeggiata a Gythio fino al giugno del 1981. In quell’anno, venne dichiarata
pericolosa a causa delle cime ormai usurate e dalle molteplici infiltrazioni
d’acqua nello scafo.
Le autorità portuali, perciò, chiesero di
spostarla lontano dal porto, ma i proprietari non diedero alcuna risposta. Il 9
novembre del 1981, alle 12.30, la nave fu arbitrariamente strappata
dall’attracco del porto e traghettata a quasi 4 chilometri dal porto di Gythio.
Qui, venne temporaneamente ancorata. Ma il violento inverno ne strappò
nuovamente gli ormeggi. E il l 23 dicembre del 1981, la Dimitrios si spiaggiava
a Valtaki. E da lì, nessuno l’ha mai più mossa…
Foto: Emanuela
Crosetti
Δεν υπάρχουν σχόλια:
Δημοσίευση σχολίου