Esce in lingua
italiana per ETP books (con l'introduzione di Maurizio De Rosa e la prefazione
di Francesco De Palo) un libro-profezia, scritto da Jorgos Theotokàs quattro
decenni fa. La crisi del debito, delle banche, della politica e delle società
previste da una delle penne greche più interessanti del '900.
Kostìs Filomatis
è uno stimato economista di fama mondiale e governatore della Banca di Grecia.
Nel corso di un viaggio a New York, cuore del capitalismo mondiale, fa la
conoscenza con l’enigmatico dottor Schnack, bizzarro operatore finanziario
dall’acuto spirito filosofico.
A partire da quel
momento per il freddo tecnocrate niente è più come prima. La fine di tutte le
certezze si accompagna, per Filomatis, alla scoperta di un amore puro e senza
riserve, e a una serie di visioni profetiche che annunciano la fine della
civiltà occidentale nei luoghi stessi in cui è nata e continua a esistere: dopo
New York, Parigi, Stoccolma, Atene, Creta e il Monte Sinai, in un viaggio nello
spazio e nel tempo alla ricerca della radice ultima del male.
Libro di sconcertante
attualità e potenza visionaria, La profezia delle campane è considerata una
delle opere più significative di Jorgos Theotokàs, esponente di spicco della
generazione letteraria degli anni Trenta. Al lucido pensiero dell’autore, si
affianca il fascino inquietante delle immagini di questo libro che esplora, da
un punto di vista eccentrico, le motivazioni profonde della crisi: di allora,
di oggi, di sempre.
L'autore
Jorgos Theotokàs
nacque a Costantinopoli il 14 agosto 1905. Dopo la catastrofe in Asia Minore e
il successivo scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia, la famiglia del
futuro scrittore si stabilì ad Atene, dove, nel 1926, si laureò in Legge. Nel
1927 e 1928 continuò gli studi rispettivamente a Parigi e Londra, e nel 1929
fece ritorno ad Atene.
Nello stesso anno
intraprese la professione di avvocato e pubblicò il saggio Spirito libero (di
prossima pubblicazione presso ETPbooks), considerato il manifesto della
generazione letteraria degli anni Trenta. Il vero e proprio debutto letterario
di Theotokàs avvenne nel 1933, anno in cui fu pubblicata la prima parte del
romanzo “Argo”.
Nel 1939
l’Accademia di Atene lo insignì del premio per la narrativa per il romanzo “To
Demonio”. Dopo la dichiarazione di guerra dell’Italia contro la Grecia si arruolò
nell’esercito e nel 1948 si sposò con la bizantinista Nafsikà Stergiou. Fu
direttore del Teatro Nazionale di Grecia dal 16 febbraio 1945 al 10 maggio
1946, e nel biennio 1952-1953. Dall’agosto del 1952 ai primi di febbraio del
1953 soggiornò negli USA.
Nel 1960 visitò
l’Egitto, il Monte Sinai e il Monte Athos. Nel 1961 visitò il Libano e la
Siria, nel 1962 la Romania, l’Unione Sovietica e la Persia. Nel 1964 fu
nominato membro del C.d.A. del Teatro Statale della Grecia del Nord. Nel 1965
visitò la Bulgaria. Dopo la morte di Nafsikà Stergiou, avvenuta nel luglio
1959, nel 1966 sposò in seconde nozze Κoralìa Andriadi. Morì il 30 ottobre 1966
ad Atene.
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Scritto da Giorgio Fthia
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