Bruxelles – Il rischio reale che con il referendum del 23 giugno la Gran Bretagna possa lasciare l’Unione europea ha “reso evidente”, che quello di chi un anno fa auspicava e “pianificava” una Grexit “era un piano senza senso, e anche un po’ imbecille”. Il premier della Grecia, Alexis Tsipras, ha incontrato ad Atene il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, e con lui si è trovato d’accordo nell’affermare la volontà che “il Regno Unito resti nell’Ue” e che dica no alla Brexit. Ma, ha aggiunto il leader di Syriza, “indipendentemente dal risultato”, l’Europa “deve ridefinire la sua visione e le sue prospettive”, e capire che “non si può avere come obiettivo sempre quello di intervenire all’ultimo minuto per salvare chi deve essere salvato”. Per Tsipras l’obbiettivo è convincere i popoli “che abbiamo bisogno di un’Europa migliore, non di più o meno Europa, ma che sia migliore”.
“Da giusto un anno è terminato un lungo contenzioso tra Grecia e alcuni Paesi della zona euro”, ha ricordato Juncker, un contenzioso in cui “ho dovuto lottare, insieme ad altri, contro la stupida ipotesi che la Grecia lasciasse la zona euro”. Il presidente della Commissione si è detto convinto che “l’Europa non è completa senza la Grecia e la Grecia non lo è senza Europa e zona euro”. Juncker ha affermato che “non dovevamo proprio avere questo dibattito pernicioso”, ma ora, per fortuna, il Paese “è definitivamente ancorato nella zona euro”.
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