Τετάρτη 15 Ιουνίου 2016

Creta Veneziana: DOCUMENTI D'ARTE VENETO-BIZANTINA NELL'ISOLA DI CRETA

L'Istituto Veneto possiede il principale archivio documentario relativo alla presenza veneziana nel
Formato da 1642 lastre fotografiche, impresse da Giuseppe Gerola nella storica "Missione" del 1900-1902, 1000 foto originali, 394 trascrizioni di graffiti e di epigrafi veneto-cretesi su veline e carte assorbenti e oltre 50 calchi in gesso di leoni marciani e stemmi araldici di famiglie veneziane provenienti da Creta, il fondo Giuseppe Gerola testimonia quattro secoli di presenza veneziana nel Levante e rappresenta una documentazione insostituibile per ricostruire la storia dell'architettura e del paesaggio dell'isola di Creta.

L'archivio fotografico


L'archivio fotografico della missione a Creta è composto da 1642 lastre numerate, delle quali 1000 furono stampate da Gerola stesso e montate su passepartout numerati; alcuni recano un'etichetta
che riporta la dicitura della partecipazione alla Mostra storico artistica "Gli italiani all'estero", svoltasi a Torino nel 1911 in occasione del 50°anniversario dell'Unità d'Italia. Completano l'archivio 1642 negativi e stampe fotografiche realizzati tra il 1986 e il 1988 dal fotografo Italo Candio e numerati secondo le lastre.


Calchi in gessoNel corso della spedizione Giuseppe Gerola inviò all'Istituto Veneto alcune lastre fotografiche relative a monumenti veneziani presenti a Creta "...degni di essere riprodotti in gesso", presentando un preventivo di spesa e chiedendo, al tempo stesso, l'autorizzazione a far realizzare i calchi da parte dello scultore candiota Giovanni Zografakiis.
Si venne così a costituire una collezione di 60 calchi in gesso che riproducono leoni e stemmi veneziani.
La collezione, esposta nel Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale di Venezia, è stata interamente fotografata.

Collezione leoni e stemmi veneziani:
calchi in gesso. Archivio Giuseppe Gerola (foto Oliviero Zane)

Veline e carte assorbentiLe veline dei graffiti e i calchi su carta assorbente riproducenti epigrafi o bordi di campane sono parte integrante del materiale riportato da Creta, insieme alle fotografie, ai calchi in gesso, alle notazioni, agli appunti grafici e metrici, ai documenti d'archivio.
Nominati in tutte le relazioni e stimati a qualche migliaio i graffiti, numerati da 1 a 291, sono ancora del tutto inediti. I graffiti riproducono su carta velina tracce e segni sui muri delle chiese o dei monasteri affrescati da sacre icone o cicli iconografici. I calchi su carta assorbente, numerati da 292 a 394, riproducono le epigrafi latine e greche di carattere ufficiale come nomi dei dogi, dei consoli, date di fondazioni di chiese, ponti, palazzi pubblici, case private, acquedotti, fontane, castelli, parti di mura, fortificazioni.

Lastra in vetro appartenente all'Archivo Creta veneziana
Mediterraneo, e nell'isola di Creta in particolare.

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