Una vacanza bellissima che senza ombra di dubbio resterà nella mia memoria per il sole, il caldo, per i bellissimi luoghi visitati e per un’atmosfera eccezionale che si respirava sulla nave.
Buona parte dell’equipaggio era stato imbarcato nella stagione invernale in Sud America e quindi oltre al personale del sud est asiatico erano numerosissimi i brasiliani, anche nel team di animazione. La colonna sonora della crociera è stata la Danza Kuduro. La mettevano di continuo. Essendo la crociera di Ferragosto, sicuramente quella più ambita (ma anche quella più costosa), la nave era nave stracolma (vietato addirittura chiedere upgrade di cabina) con il 90% di italiani e con una piccola rappresentanza di francesi, tedeschi e spagnoli. A bordo erano presenti anche molti bambini, anche piccoli o piccolissimi.
Per quanto riguarda la nave non v’è dubbio che le navi belle siamo altre, l’aspetto esteriore non mi è piaciuto mentre per quanto riguarda le aree comuni si fa sentire la mancanza di una mega hall ad ampio respiro con ascensori panoramici mentre per gli esterni manca una area tranquilla dotata di piscina.
Le uniche due piscine (ciascuna divisa a metà per bambini e adulti) sono nel ponte 11 e sono iperaffollate. Idem gli idromassaggi, solo 2, che però erano costantemente presidiati dal personale e quindi il ricambio delle persone era continuo. Una foto può chiarire bene la situazione.
Avendo al seguito 2 bambine di 2 e 6 anni ho trascorso molto tempo in piscina ed anche loro si sono divertite tantissimo. Certo non è possibile fare delle vasche a nuoto ma solo sguazzare. Sulla nave era in atto la guerra del lettino e quindi volendone avere uno a bordo piscina bisognava per forza contravenire alle regole ed occuparne uno ad inizio mattinata. Soprattutto chi come me aveva dei bambini e non poteva permettersi di avere un posto sui ponti superiori e nel solarium. E qui rimarco una grave pecca della MSC Armonia: le ringhiere protettive che non proteggono assolutamente i bambini piccoli da cadute in mare o nei ponti inferiori. Una cosa veramente scandalosa a mio avviso che toglie alle famiglie con bambini piccoli la possibilità di stare tranquilli in gran parte delle aree esterne. Qualche foto può chiarire meglio la situazione:
In alcuni punti c’erano delle protezioni in plastica ma erano limitatissime.
Altre cose positive erano la presenza del biliardino e di un divertente minigolf (gratuiti), ma bisogna affrettarsi a chiedere la mazze nell’ufficio dell’animazione altrimenti spariranno. Il free climbing pur segnalato con tanto di cartelli direzionali è stato tolto.
Gli ambienti interni della nave sono molto sobrii, per niente pomposi ma comunque eleganti, la nave è molto vivibile, pulita ed in continua manutenzione. Sembra che il Dry Dock di gennaio a Trieste che ha rinnovato completamente la nave (che sembra veramente nuova in alcuni punti), stia continuando. Ogni tanto si scorgeva un piccolo cantiere con persone che verniciano, avvitano e sistemavano qualcosa. L’aria condizionata è molto sopportabile. Gli ambienti nei quali è veramente bassa sono solo il casino, il salone principale ed il teatro in alcuni punti. Con le solite precauzioni non si corre alcun rischio di laringite, soprattutto per i bambini.
Cabina e Servizi Alberghieri: 10 e lode. La nostra suite esterna con balcone al ponte 10 è stata la migliore esterna con balcone che abbiamo mai provato. Più grande e meglio disposta rispetto ad esempio a MSC Fantasia, Costa Concordia e Atlantica. c’era un ampio armadio ad angolo, tantissimi cassetti ed un bel bagno con vasca. Gli interni della cabina sembravano nuovi. Pulizia della cabina 2 volte al giorno ed ineccepibile.
Il divano veniva trasformato in letto per i bamini solo la sera. Il terrazzino è più grande rispetto a quello delle navi sopra citate ed è dotato di sedie e tavolino in vimini, anche quelli nuovissimi.
In cabina il problema delle ringhiere lo risolvono così:
Ristorante: 10 e lode. Ci avevano detto che l’equipe della ristorazione lavorava assieme da 8 anni e che gli standard qualitativi erano elevati. Non posso far altro che confermare. Sia a pranzo che a cena abbiamo mangiato benissimo e la pasta fatta in casa, recente novità di MSC, era eccezionale. Due cene di gala e 4 cene tematiche (Sorrento, Palermo, Roma e Bologna) da leccarsi i baffi. Il nostro turno era alle 19. Il secondo turno era alle 21:15.
Buffet di colazione: 6. Sono un amante delle colazioni e questa non mi ha entusiasmato più di tanto. Nulla a che vedere ad esempio con quello fantasmagorico proposto da Costa Atlantica ai Caraibi per prendere quello più recente.
Buffet di pranzo: 6-. Voto basso non tanto per la qualità delle pietanze quanto per le file lunghissime che si dovevano fare. Due file sono un po’ poche e agli orari di punta l’attesa era lunghissima per non parlare poi della difficoltà nel trovare un tavolo all’interno. Consigliato il ristorante oppure il grill.
Buffet di cena: 7. Novità assoluta per MSC o almeno lo scorso anno sulla Fantasia non c’era. Sono disponibili il grill, la pizzeria (qualità della pizza bassissima), alcune insalate e piatti e dolci. Ne abbiamo usufruito una sola volta di ritorno da Santorini.
Buffet di Mezzanotte: 10. Per due volte il ponte piscine si è trasformato in un mega buffet sotto le stelle con musica e balli. Era incredibile vedere come la gente che era uscita da pochi minuti dal ristorante si catapultasse sul buffet … è proprio vero che in crociera si perde ogni contegno!
Per gli amanti della Paiella
Bar: 9. Io consiglio vivamente il Vitaminic Bar dove vengono fatti cocktail analcoloci frullando frutta fresca. Ottimi per i bambini. Per le benvande io ho preso un pacchetto di acqua da 14 (29,90 euro – 3 euro in più rispetto al settembre 2010!) e un pacchetto di bibite/gelati/cocktail da 10 (26,45 euro).
Internet: Dopo essersi fatto creare un account dalla reception si possono usare le postazioni fisse (primi 10 minuti 4 euro, ogni minuto successivo 20 cent oppure 1 ora a 14 euro) oppure il wireless funzionante sono in alcuni ponti (60 minuti 12 euro, 100 minuti 20 euro, 500 minuti 60 euro). La connessione era abbastanza veloce ma andava un po’ a singhiozzo.
Spettacoli Serali: 7. Senza infamia e senza lode. Ogni sera il corpo di ballo proponeva un qualcosa di diverso. Le due voci, maschile e femminile erano brave così come l’artista delle ombre con le mani. Un po’ stucchevole la serata di Flamenco. Il teatro è picccolo ma molto ben fatto. Essendoci 2 sedute sulla stessa fila (una davanti ed una dietro) chi era dietro aveva la visuale un po’ ostruita ma per fortuna non c’erano colonne, il mio incubo nei teatri delle navi Costa su cui sono stato !!!
Itinerario: 10 e lode. Chi sceglie questa crociera lo fa per l’itinerario “Sui Passi di Ulisse”. Un giro unico nel suo genere che abbina il mare cristallino di Corfù e Cefalonia a città di arte e storia del calibro di Atene e Venezia, passando per gioielli unici quali Santorini e Kotor. Ed è proprio la tappa montenegrina una delle migliori sorprese di questo viaggio. Oltre ai porti nei quali si fa scalo, chi come me sceglie questa crociera penso lo faccia anche per lo spettacolo offerto dalla navigazione. Il migliore che abbia mai visto: l’arrivo a Corfù passando dallo stretto di soli 3 km con l’Albania, l’ingresso nella laguna di Argostoli, la navigazione nella caldera di Santorini ed il passaggio tra le cicladi fino al Pireo, la navigazione all’interno del fiordo montenegrino ed il passaggio (per ben due volte) nella laguna di Venezia. Il tutto in sette giorni!!!
Con la sola eccezione di venezia le soste non sono mai lunghissime, massimo mezza giornata, però organizzandosi bene è possibile vedere tutto con calma. Noi uscivamo presto e rientravamo almeno un’ora prima della partenza e vederete nel seguito del diario quello che siamo riusciti a fare (anche con i bambini la seguito). Io in crociere settimanali non amo molto i giorni di sola navigazione e quindi preferisco orari più tirati ma comunque sufficienti per godersi lo scalo. La cosa importante è focalizzare l’interesse su un luogo e non voler correre per vedere tutto altrimenti diventa una corsa contro il tempo poco piacevole.
Il mio consiglio è quello di imbarcarsi sempre ad Ancona. Alle 9 apre il check in e in 10 minuti si è a bordo. Niente bibita fresca, ingresso prioritario MSC Express o saluto dei camerieri all’imbarco … queste cose si vedono solo a Venezia. Ma potersi godere interamente il primo giorno ad Ancona ed avere lo scalo a Venezia di una giornata intera ripaga con gli interessi. Inoltre l’esercitazione di sicurezza viene fatta solo a Venezia nel pomeriggio e nessuno di quelli che si imbarcano ad Ancona sono incentivati a farla visto che la mattina dopo scendono. Qui a differenza di Costa non vengono date tesserine da consegnare al momento dell’esercitazione.
Clima: 10 e lode. Sette giorni di sole (mai vista una nuvola), mare calmissimo e caldo. Voglio sfatare il mito del caldo insopportabile in Grecia a Ferragosto. Sulle isole la temperatura non ha mai superato i 30 gradi e comunque vi era sempra una piacevole brezza. Il caldo vero c’è stato solo al Atene (36 gradi) ma arrivando alle 7.30 e scendendo subito si sta fuori nelle ore più fresche della mattina. A Venezia era abbastanza caldo ma non è stato difficile trovare posti all’ombra.
Tutte le escursioni sono state fatte in autonomia, reperendo informazioni prima di partite, anche e soprattutto su questo forum. Il tutto è andato perfettamente senza alcun disguido e siamo riusciti a massimizzare il tempo a disposizione ed a sfruttare le ore migliori della giornata. Nessun lungo trasferimento in pullmann, nessun orario contengentato, nessuna guida da ascoltare per ore in piedi di fronte al Partenone … insomma tutto perfetto e soprattutto a prova di bambini piccoli. Per non parlare poi del risparmio in termini di costo visto che anche i bambini di 2 anni adesso pagano le escursioni.
Infine una curiosità … lo sapevate che il core business di MSC non sono le crociere ma i container ? Ce lo hanno detto ad una presentazione a bordo … ed in effetti ho notato ovunque navi come la MSC Gabriella che vedete in questa foto.
Ancona – 13 Agosto 2011
Arrivati ad Ancona verso le 8:00, ho lasciato l’auto ad un parcheggio chiamato Parkcomodo che per una settimana me l’ha custodita all’interno del garage per la cifra di 90 euro, comprensiva della navetta A/R che in pochi minuti porta al terminal crociere del porto di Ancona. Il check in è stato velocissimo con deposito valige e registrazione carta di credito. Poco dopo le 9:00 eravamo già a bordo con un’intera giornata a disposizione. Primo giro di ricognizione della nave e successivo relax nel ponte piscine. Alle 18 cocktail del comandante e la sera cena di gala.
Ancona vista dal ponte 13 della MSC Armonia
Corfù – 14 Agosto 2011
In tarda mattinata passaggio dallo stretto di Kerkyra, da un lato la costa di Corfù e dall’altro le coste dell’Albania. Arrivo al porto di Corfù verso le 12:30. Appena sbarcati ci attendeva una navetta del porto di Corfù che gratuitamente ci ha portati al fabbricato che bisogna attraversare per uscire dal porto. MSC proponeva una navetta a 8 euro (6 per i bambini) per il centro città. Io avevo prenotato prima di partite un’auto attraverso il sito Royal Corfù Car Rental, senza dover nè pagare nè lasciare estremi della carta di credito. Tutto sulla fiducia. Nel percorso di uscita dal porto c’era un ufficetto della compagnia di noleggio con affisso un cartello col mio nome. Le auto (due Chevrolet Matis) erano già posteggiate fuori dalla porta. Costo per il noleggio Euro 50,00 a cui abbiamo aggiunto Euro 10,00 per il carburante pagato direttamente al noleggiatore. In circa 30 minuti di viaggio siamo arrivati a Paleokastritza. La strada è bella e ampia ed è tutta dritta. E’ veramente facile arrivarci ed in più il noleggiatore fornisce gratuitamente una cartina dell’isola. Alla fine della strada sulla destra si trova un ampio parcheggio che costa 3 euro per l’intera giornata. Le spiagge sono due, una piccola ed una grande. Noi siamo andati in quest’ultima, affollatissima, ma siamo riusciti a trovare un varco su cui sistemarci.
Nei pressi della spiaggia si trova un molo (vedi foto sopra) da dove partono in continuazione gite di 40 minuti che costeggiano tutta la zona di Paleokastritza con visita alle grotte. Costo 7 euro a persona. Vista l’ora molto calda abbiamo deciso di fare un tour ed è stato molto bello. Abbiamo anche visto 2 delfini saltare vicino al nostro battello.
Il battello entra dentro interamente alle grotte
Un bellissimo gioco di luce all’interno di una grotta
Terminato il giro in barca siamo stati qualche ora in spiaggia a prendere il sole e a fare il bagno. Il mare è veramente cristallino e ricco di pesci per gli amanti dello snorkeling come me. Finita la spiaggia abbiamo ripreso le auto e siamo saliti in circa 5 minuti al monastero che domina il promontorio di Paleokastritza. Mai decisione fu più azzeccata. Il monastero è un luogo caratteristico e pittoresco con i suoi filari d’uva e i vicoli stretti.
Dalla cima poi si può godere di un panorama mozzafiato
Purtroppo il tempo scarseggia e così abbiamo ripreso le auto e fatto ritorno al porto dove la comodissima navetta ci ha riportato all’imbarco. Ripartenza alle 17:00 passando di fronte alle isole di Paxoi e Antipaxoi mentre in serata attraversamento dello stretto di Cefalonia costeggiando l’omonima isola e l’isola di Itaca per poi costeggiare l’isola di Zacinto.
Parlando con alcune persone conosciute a bordo sono state riportate ottime impressioni sull’Achilleion, mentre erano un po’ delusi i visitatori del centro di Kerkyra in quanto visto l’orario i negozi erano inizialmente chiusi, il caldo opprimente e non vi erano spiagge. In altre circostanze ed altri orari probabilmente verrebbe la pena visitarlo ma questa volta abbiamo preferito il mare! Un’atra spiaggia su cui ci hanno parlato molto bene è quella di Glyfada, che si trova sullo stesso lato di Paleokastritza ma più a sud. Qui la spiaggia è più grande e meglio servita dagli ombrelloni ma l’ambiente è meno scenografico rispetto a Paleokastritza.
Santorini – 15 Agosto 2011
Mattinata di sport quella di Ferragosto … per smaltire gli eccessi del buffet di mezzanotte un po’ di tapis roulant e di cyclette nella piccola palestra che si trova a prua con una bellissima veduta a dritta. Dopo l’uscita dal Peloponneso la navigazione è continuata lineare fino a Santorini, in greco antico Nisos Thira (che significava La Più Bella). L’entrata nella Caldera è avvenuta alle 14:30 e dopo una sosta tecnica alla 15:30 eravamo pronti per sbarcare. Santorini non ha un porto e lo sbarco avviene con le lance con la nave ancorata in mezzo al mare. Per l’ordine di sbarco bisognava ritirare un biglietto in un punto di distribuzione che si trovava davanti al Vitaminic Bar sul ponte 11- Io mi sono presentato alle 8:15 e me ne sono andato con un bel n. 1!
Alcune foto dell’arrivo a Santorini (in lontananza la Star Princess già lì dalla mattina)
Una volta arrivati sull’isola ci si trova ai piedi della montagna dove in cima si trova arroccata la cittadina di Thira (si pronuncia Fira). Per salire le opzioni sono 2: una comoda funivia ed una scalinata lunghissima che è possibile percorrere a piedi oppure sui muli al costo di 5 euro. Questa è la scalinata vista dall’alto
Naturalmente noi abbiamo optato per la funivia che al costo di 4 euro ad adulto (i bambini non pagano) ci ha portato in cima in circa 5 minuti. La salita è ripidissima ed è un’esperienza bellissima. Essendo i primi ad arrivare la scala di accesso alla funivia era deserta … non erano ancora le 16 che eravamo già a Thira. Qui siamo subito usciti dal borgo pedonale, dopo aver fatto una foto alla caldera dove erano ancorate la Armonia, la Star Princess, la Ocean Majesty e l’Austral.
Appena arrivatu sulla strada siamo andati a destra fino a raggiungere il punto di sosta dei taxi e scendendo una scalinata quello dei bus. La direzione era naturalmente il villaggio di Oia (che si pronuncia ìa). L’approccio con i taxi è stato negativo, sono pochi e ne arrivano alla spicciolata. Inoltre il viaggio One Way per Oia non fanno volentieri. L’offerta era di viaggio A/R con sosta di 40 minuti al costo di 60 euro, la minaccia era che a Oia non avremo trovato taxi per il ritorno. Fortunatamente, essendoci stato un lungo periodo di sciopero dei taxi in Grecia (revocato solo qualche giorno prima della nostra partenza) mi ero attrezzato per raggiungere Oia in Bus con orari alla mano. Declinata l’offerta del tassista siamo quindi andati alla vicina partenza dei bus e siamo saliti su quello in partenza alle 16:15 … ne passa uno ogni mezz’ora … gli orari A/R sono sul sito http://www.ktel-santorini.gr/, la tratta è Fira – Imerovigli – Oia, il costo del biglietto (che si fa a bordo) è di 1,60 euro. Il tragitto per Oia dura circa 30 minuti e si viene lasciati nella piazza principale.
Il villaggio è veramente bellissimo e unico nel suo genere. Il consiglio è quello di scendere le scalette ogni volta che si presentano, troverete ogni volta una sorpresa diversa, panorami mozzafiato, chiesette col tetto azzurro, ecc.
Il giro ad Oia dura fino alle 18:05 quando riprendiamo il bus per Thira. Siamo stati poi a Thira fino alle 20:00 girando per le sue stradine, abbiamo fatto un po’ di shopping, bevuto una bibita fresca in uno dei locali che si affacciano sulla Caldera ed anche visitato la bellissima chiesa di San Giovanni Battista.
L’accenno di tramonto che si può scorgere dalla vetta è stata la cigliegina sulla tornta di una giornata stupenda.
Per tornare sulla nave abbiamo ripreso la funivia (questa volta abbiamo atteso in file circa 20 minuti) e poi la lancia. L’ultimo tender da terra era previsto per le 21.00 mentre la nave è ripartita alla 22.00. Lo spettacolo da bordo nave era il seguente (e devo dire che questa foto non rende minimamente l’idea)
Sembravano lucine sospese in aria … come decorazioni di un albero di Natale che circondavano noi che eravamo nel mezzo … uno spettacolo che credo da solo valga il prezzo della crociera.
La sera abbiamo cenato al buffet ed in pizzeria … certo che per chiamarla pizza ci vuole molto coraggio, è una semplice base con pomodoro farcita di mozzarella stucchevole e quelche ingrediente e riscaldata in un forno elettrico. Niente a che vedere ad esempio con l’eccellente pizza napoletana mangiata sulla Costa Atlantica a gennaio. Non essendo ancora sazio di questa bellissima giornata alle 23 sono andato allo spettacolo di Cabater in teatro.
La navigazione continua in direzione Pireo …
Atene – 16 Agosto 2011
Dopo una notte di navigazione nell’arcipelago delle Cicladi arriviamo al Pireo alle prime luci dell’alba. Ad aspettarci in porto c’erano già Nowegian Jade, Star Princess e Grand Celebration.
La nave ha approdato al terminal E12, abbastanza lontano dall’uscita del porto ma perfortuna c’erano delle navette gratuite che in pochi minuti ci hanno portato a destinazione. Superata la zona dei Duty Free ci hanno subito assalito i tassisti a piedi con offerte di giri turistici a prezzi elevatissimi. Noi eravamo interessati al solo viaggio di andata verso l’Acropoli e come già successo a Santorini la risposta è stata che all’Acropoli era difficilissimo trovare dei taxi perchè gli stessi sono sempre riservati. Capisco che venivano da un mese di sciopero ma certe scemenze se le potrebbero risparmiare. Ci dirigiamo quindi verso la fila dei taxi e ne prendiamo uno che ci porta in 25 minuti sotto l’Acropoli al costo di 20 euro. Alle 8 eravamo già a destinazione e ad accoglierci c’erano solo i famosi cani randagi, molto docili a dire il vero.
Lasciato il passeggino nell’apposito edificio (gratuito) e fatto il biglietto (12 euro ad Adulto, bambini gratis, 7 tagliandi per accedere a diverse aree) entriamo e ci dirigiamo subito verso il bellissimo Teatro di Erode Attico.
Proseguendo il percorso, invece di salire subito in cima scendiamo verso il teatro di Dionisio. Verrà staccato un tagliando dal biglietto. Questa parte dell’Acropoli viene spesso tralasciata ma è una delle più suggestive. Finita la visita torniamo sui nostri passi e saliamo fino in cima dove appena passati i Propilei veniamo subito colpiti dall’imponenza del Partenone, la cui facciata principale è però un po’ deturpata dalle gru.
Purtroppo da anni non è più possibile entrare all’interno. La passeggiata prosegue verso l’Eretteo e le sue cariatidi.
Le Cariatidi sono solo delle copie, le originali si trovano al museo dell’Acropoli al quale si può accedere con lo stesso biglietto. Ma il tempo era troppo stretto e non siamo andati. Abbiamo però raggiunto il punto panoramico dove si può vedere la metropoli in tutta la sua estensione. Essendo una giornata calda ma non afosa il panorama è stato eccellente. Atene è veramente immensa. Una foto fatta da un buco creato da una scheggia di guerra.
Alle 10 avevamo già terminato il giro dell’Acropoli e per uscire abbiamo dovuto attendere in fila circa 15 minuti. Questo perchè nel frattempo erano arrivate le escursioni della 4 navi che avevano letteralmente invaso ogni cm2 libero. Non saremo voluti essere nei panni di quelli che stavano ascoltando le guide in piedi in pieno sole. Il mio consiglio è di arrivare presto e in autonomia per poi scendere dal lato destro fino ad entrare nella Antica Agorà, qui sotto ripresa dall’alto. Tale zona è assolutamente deserta perchè snobbata dalle escursioni, si gira benissimo ed è forse ancor più suggestiva del Partenone.
Si accede gratuitamente staccando un altro tagliando dal biglietto di ingresso. L’Antica Agora era una volta la piazza principale di Atene. Oggi è un bellissimo parco con reperti storici e con almeno due capolavori: la Stoa di Attalo con annesso museo e il Tempio di Efesto, uno dei templi meglio conservati al mondo e situato su una collinetta dentro l’Agorà. Lo si può scorgere al centro della foto in alto.
Uscendo dalla parte opposta dell’entrata si sbuca nel quartiere della Plaka e proprio di fronte alla stazione metro di Monastiraki dove volendo è possibile prendere un treno diretto verso il Pireo. La stazione non è invece aperta nella direzione opposta. A piedi abbiamo attraversato la Plaka con le sue viuzze pieze di negozi e ristoranti, veramente caratteristico come si può notare dalla prossima foto.
Con una piacevole passeggiata sulla strada pedonale Ermou, il corso principale di Atene …
… siamo arrivati a Piazza Syntagma dove ancora si potevano notare alcuni danni provocati dagli scontri di piazza dei mesi scorsi.
Salendo una scalinata ci si trova difronte al Parlamento greco dove stazionano 2 guardie perfettamente immobili. Un gesto a mio avviso poco rispettoso era quello di farsi fotografare a fiando di questi poveretti che stavano immobili sotto il sole a 36 gradi di temperatura. Alle 12 è stato il momento del cambio della guardia. Uno spettacolino di circa 20 minuti abbastanza bizzarro.
Proprio a fianco del Parlamento c’è la stazione metro Syntagma che però non porta diretti al Pireo. E comunque dalla stazione Pireo al terminal crociere c’è da fare una camminata di almeno 40 minuti. Passando poi ho visto le fermate del famoso bus 843, ma con i tempi risicati ed il traffico intenso abbiamo preferito prendiamo un altro taxi che al costo di 25 euro ci ha riportati al porto. Questo tassista, successivamente soprannominato Michael Schumacher, ha impiegato 15 minuti netti per il tragitto, passava con i gialli, faceva la ginkana tra le auto … ho saputo dopo che le tariffe sono fisse e non a tassametro quindi sono incentivati a metterci meno tempo possibile.
Entrati nel terminal c’era la solita navetta che ci ha riportati all’imbarco della MSC Armonia. Erano circa le 13, giusto in tempo per andare a pranzare al ristorante. La nave è poi ripartita alle 14:30 alla volta di Cefalonia. Pomeriggio in piscina e dopo la cena spettacolo di Flamenco.
Argostoli – 17 Agosto 2011
Ed eccoci arrivati a Cefalonia. Lo scalo è nel porto della capitale dell’isola, Argostoli, che si trova all’interno di una laguna formata da una stretta penisola. Il molo di attracco è piccolissimo e può ospitare solo una nave. Per fortuna l’Armonia è l’unica nave in porto. Dai ponti alti si può scorgere la città, costruita a forma di anfiteatro, poco distante da porto, circa 10 minuti a piedi.
Dopo le sfacchinate di Santorini ed Atene la parola d’ordine per la giornata di oggi era relax in spiaggia. Ad Argostoli non ci sono spiagge quindi è d’obbligo spostarsi e stranamente nessuna delle escursioni MSC prevede una intera mattinata al mare. Per quanto riguarda la scelta della spiaggia su cui andare mi ero documentato molto bene prima di partire. La prima scelta in termini di bellezza è naturalmente Myrtos, che MSC abbina all’escursione alle grotte di Drogarati.
La nostra scelta però è andata però su un’altra meta … riporto alcune valutazioni che ho fatto e che forse possono servire ad altri. In primo luogo per andare a Myrtos bisogna attraversare tutta l’isola ed in taxi sono almeno 50 minuti di viaggio per ciascuna tratta. Considerando che si scende alle 9 e che bisogna essere a bordo alle 13 la sosta in spiaggia sarebbe stata limitata a poco più di due ore. In più a Myrtos non esiste una fermata dei taxi (questa volta è vero!!) e quindi per stare tranquilli bisogna noleggiarne uno per l’intera mattinata … per curiosità ho chiesto quanto mi sarebbe coostato e la risposta è 100 euro per 4 ore viaggi compresi. L’accesso a Myrtos avviene tramite una stradina che scende ripida dalla montagna percorribile solo a piedi. La spiaggia non è sabbiosa ma di ciottoli. Con i bambini piccoli sarebbe stato troppo problematico. Insomma lasciamo Myrtos ad un altro viaggio e ci direzioniamo verso la spiaggia di Makris Gialos. Appena scesi dalla nave sono entrato nell’ufficio turistico ed ho preso una cartina ed una guida turistica gratuita di Cefalonia e di Argostoli. Poi in taxi arriviamo in circa 7/8 minuti (e 10 euro) alla spiaggia di Makris Gialos. Il taxi ci lascia sulla strada e dopo aver sceso una stradina arriviamo in spiaggia.
La spiaggia è attrezzatissima, ha diverse categorie di ombrelloni e lettini, anche col materassino di pelle, c’è un bar, doccia, bagni pubblici e soprattutto un mare spettacolare.
Il costo per una mattina di un ombrellone e 2 lettini in prima fila è stato 6 euro. Volendo c’è anche una ampia spiaggia libera. Di seguito una visuale d’insieme della spiaggia di Makris Gialos.
Camminando brevemente si supera in piccolo promontorio dove è situato un altro locale e si arriva alla spiaggia di Platis Gialos, più piccola ma con un angolo roccioso dove è possibile fare snorkeling.
Indossata la maschera da sub sono partito a nuoto in direzione dell’isolotto che si vede a destra nella foto qui sopra. Dopo circa 20/25 minuti sono arrivato alla spiaggia privata dell’hotel White Rocks, un lembo di sabbia e ciottoli alla quale si arriva solo dal mare se non si è clienti dell’hotel. La spiaggia è collegata all’isolotto da un passaggio dove l’acqua è più bassa e veramente sembra di essere fuori dal mondo … nessun rumore, una quiete assoluta con le onde che si infrangono sulla roccia.
Dopo una sosta di circa 20 minuti riprendo la via del mare e torno (a malincuore) a Platis Gialos e successivamente a Makris Gialos. Fattosi mezzogiorno raccogliamo le nostre cose e raggiungiamo la strada. Nessun taxi era presente ed abbiamo dovuto aspettare qualche minuto prima che ne arrivasse uno. Il consiglio è di non aspettare troppo a rientrare perchè poi si crea una lunga fila ed i taxi non sono molti. A ogni modo lungo la strada c’è la fermata del bus che riporta ad Argostoli. Non sono disponibili gli orari (nemmeno su internet) ma l’ufficio informazioni ci ha assicurato che passano di continuo.
Avendo ancora un po’ di tempo abbiamo chiesto al tassista di lasciarci alla piazza principale di Argostoli ed aiutandoci con la cartina abbiamo girato il corso principale pedonale alla ricerca di souvenirs. Poi abbiamo imboccato a piedi un bellissimo viale contornato da palme per tornare alla nave.
In circa 15 minuti di piacevolissima passeggiata sul lungo mare eravamo a bordo ed a malincuore abbiamo salutato Cefalonia. E’ stata veramente una bellissima giornata, anche dal punto di vista climatico con 28/29 gradi senza alcuna umidità. Ci siamo ripromessi di tornare tra qualche anno …
La sera è ancora cena di gala ed ha fatto nuovamente comparsa il mio dolce preferito, lo stesso che ci proposero lo scorso anno nella serata di gala sulla MSC Fantasia … il Frozen Alaska !!!! Gelato ricoperto da meringa calda … non ci sono aggettivi per descriverlo, meglio una foto
Non avendove avuto a sufficienza, a Mezzanotte è stata la volta del Magnifico Buffet a bordo piscina …
Nel frattempo la nave costeggia l’isola di Corfù e gli isolotti di Mathrakion e Othonoi in direzione Kotor, Montenegro …
Kotor – 18 Agosto 2011
Ed eccoci arrivati a Kotor, in Montenegro. Quella che teoricamente doveva essere la tappa “debole” del viaggio si è rivelata una grande e gradita sorpresa. Kotor infatti è situata su una delle più belle baie montenegrine e per arrivarci bisogna navigare all’interno di un fiordo lungo una trentina di km. Il suo centro storico, cinto dalle mura, è un esempio di urbanizzazione medioevale ed è ottimamente conservato. Non a caso la città è considerata dall’Unesco patrimonio mondiale storico e naturale.
Incuriosito dalle indicazioni di navigazione scritte sul Daily Programme, alle prime luci dell’alba sono già sveglio per gustarmi l’entrata nelle bocche di Cattaro, il punto di ingresso al fiordo sorvegliato da entrambi i lati da costruzioni arroccate sulla montagna …
… decisamente gradevole anche la navigazione all’interno del fiordo dove appena entrati si scorge immediatamente la città di Herceg Novi, il capoluogo di questa regione del Montenegro. Ad un certo punto sembra di navigare all’interno di un lago, con vette alte anche 2mila metri ed una miriade di piccoli paesini ai piedi della montagna … ogni tanto qua e là è possibile scorgere quale minuscola spiaggetta.
Dopo circa un’ora di navigazione, alle 7 si arriva al piccolo porticciolo di Kotor il cui molo non è altro che una sporgenza della riva. Per fortuna che nella notte abbiamo spostato indietro le lancette dell’orologio di un’ora così il risveglio è stato meno difficile. Dal nostro balcone vediamo subito la Old City di Kotor e le sue mura, nella montagna che sovrasta la città si può intravedere il castello, volendo ci si può arrivare a piedi.
Appena scesi dalla nave attraversiamo un cancello e ci troviamo già davanti all’ingresso della città, che però abbiamo deciso di visitare solo in tarda mattinata. Alcuni tassisti ci vengono incontro con dei cartelli con foto dei luoghi di maggior interesse … dopo una breve discussione scegliamo l’itinerario Budva – Sveti Stefan – Panoramic View – Kotor della durata di circa 3,5 ore al costo di 60 euro a macchina. Se qualcuno volesse provare il tour in taxi il mio consiglio è di scegliere il tassista che vi sembra più sveglio e che padroneggia bene l’inglese. Il nostro è stato infatti un perfetto cicerone e ci ha spiegato molte cose sui luoghi che abbiamo visto ed anche sul processo di indipendenza del Montenegro, di cui vanno molto fieri. Nel tragitto spesso fanno delle soste in luoghi panoramici e si offrono per scattarvi delle foto. Il tragitto da Kotor a Budva richiede almeno 30 minuti su una strada molto trafficata e con un paesaggio che non ha molto da offrire. Prima di arrivare a Budva ci fermiamo per forografare la famosa spiaggia di Jaz, nota soprattutto perchè sede di concerti di star internazionali come Madonna e Lenny Kravitz.
Avendo deciso di non fare mare oggi proseguiamo per Budva. Apro una parentesi dicendo che tra le escursioni MSC c’era anche una giornata di mare in questa spiaggia con ombrellone, lettino e bibita a prezzi abbastanza contenuti e quindi potrebbe essere una buona soluzione per chi volesse farsi un bel bagno in acque limpide.
Arrivati a Budva il tassista ci “concede” un’ora per visitare il paese, anch’esso ricco di belle spiaggette …
… noi però preferiamo entrate nella cittadella medioevale, un vero e proprio dedalo di stradine con alcune belle chiese ed una fortezza che domina tutta la baia e dalla quale si possono ammirare i tipici edifici con tetti arancioni. Nella cittadella sono presenti anche bar e ristoranti dove ci si può fermare per un drink.
Ripartiamo da Budva alla volta di Sveti Stefan (Santo Stefano). Dopo circa 5 minuti arriviamo all’isoletta collegata alla terraferma da un istmo artificiale dal quale è stata ricavata anche una spiaggetta. L’isola, solo pedonale, è veramente in gioiello arroccato sulla roccia. Il borgo fortificato fu costruito nel 15° secolo come difesa contro i Turchi ed successivamente diventato un rifugio per i pirati del mare Adriatico. Oggi è una delle principali mete turistiche del Montenegro ed al suo interno è stato ricavato un esclisivo Hotel a 5* della catena Aman Resorts. Una foto dell’isola scattata dalla strada.
Dopo un tour di circa 30 minuti torniamo sul taxi e riprendiamo la strada di ritorno verso Kotor, deviando però verso un punto panoramico da dove si ha una visuale mozzafiato della città e di tutta la baia.
Arrivati a Kotor, il taxi ci lascia proprio di fronte all’ingresso della cinta muraria della Old City …
… all’interno una città nella città, senza auto, con stradine strettissime, alcune ricordano Venezia, ed in effetti tra il 1400 e il 1800 Kotor apparteneva alla Repubblica di Venezia. Ogni tanto si sbuca in delle piazzette (12 in totale) nelle quale si affacciano delle chiese.
Sono circa 30 le chiese che si trovano dentro le mura e tra queste la più imponente è la Cattedrale di San Trifone nella quale è anche possibile entrate (2 euro) per visitare gli ambienti interni e salire in cima alla balconata.
Alle 12.30 rientriamo a piedi in nave, al nostro fianco il veliero Sea Cloud (chissà un giorno forse …)
… e andiamo subito dritti al ristorante dove chiediamo un tavolo con vista per gustarci la navigazione nella baia di Kotor. La nave riparte alle 13 e fa un itinerario particolare passando proprio di fronte alla città di Perast e vicino a due isolette: l’isola di San Giorgio che ospita un monastero benedettino del XII secolo circondato da cipressi e l’isola artificiale (l’unica dell’Adriatico) di Gospa dove si trova il santuario della Madonna dello Scoglio del XVII secolo.
Dopo circa un’ora salutiamo le montagne e ci tuffiamo nuovamente nell’Adriatico alla volta di Venezia …
Venezia – 19 Agosto 2011
Dopo una notte di tranquilla navigazione col mare assolutamente fermo (come lo è stato per tutto il viaggio) arriviamo a Venezia alle 9, con circa 1 ora di anticipo sulla tabella di marcia. L’entrata a Venezia è come al solito spettacolare. Entrati in laguna passiamo S. Erasmo e S. Elena …
… ed iniziamo a scorgere Piazza San Marco …
… fino a quando non ci passiamo davanti !! E’ naturalmente a livello di emozioni è sempre come se fosse la prima volta.
Percorsi i canali di San Nicolò, San Marco e successivamente della Giudecca dal quale si poteva vedere un eccezionale skyline di Venezia …
… arriviamo alla stazione marittima dove sono già omeggiati Voyager of the Seas, Celebrity Solstice e Seabourn Spirit.
Per quanto riguarda gli spostamenti odierni abbiamo deciso di fare tutto in autonomia. MSC non organizzava escursioni per i viaggiatori in transito ma solo un trasferimento A/R a Piazza San Marco con partenza alle 10.00 e ritorno alle 14.15 al prezzo di 11 euro (8 euro bambini) per i viaggiatori in transito e 15 euro (10 euro bambini) per quelli sbarcanti comprensivi anche del deposito valige. Noi eravamo stati più volte a Venezia, l’ultima volta avevamo pernottato 3 notti a ottobre del 2010 e quindi questa volta abbiamo deciso un itineriario che ci permetesse di vedere anche le zone meno battute e conosciute della città.
Alle 9:15 eravamo già scesi dalla nave e fuori dal terminal MSC abbiamo preso il bus navetta gratuito che in pochi minuti ci ho lasciati poco distante dal People Mover. Sconsiglio di fare a piedi questo tratto perchè è abbastanza lungo e tutto sotto il sole. Fatti i biglietti (1 euro solo gli adulti) al distributore automatico del PM prendiamo il treno che in 3 minuti ci lascia a Piazzale Roma.
Il consiglio è di arrivare presto al PM perchè poi si creano delle file impressionanti dovute anche al fatto che i soli 3 distributori di biglietto possono rivelarsi complicati per qualcuno che blocca completamente la fila. Ci è stato riferito da dei conoscenti che se l’erano presa “comoda”. Usciti dal PM andiamo ad un punto informativo che si trova proprio di fronte dove compriamo i biglietti per il vaporetto: una sola corsa a 6,50 euro (i bambini non pagano) visto che il ritorno lo faremo a piedi! Ci danno anche una cartina di Venezia a testa.
Dopo aver annullato il biglietto entriamo su un vaporetto della linea 1 (direzione Lido), quella che naviga tutto il Canal Grande e che fa tutte le fermate. Qui i battelli partono ogni 10 minuti. Ci accomodiamo in fondo all’aperto e dopo circa 40 minuti arriviamo a San Marco dopo esserci gustati capolavori di architettura quali la cà d’Oro ed il palazzo del Casinò e dopo essere passati da Rialto e dalla chiesa della Salute.
Volendo era possibile prendere la Linea 2 che saltava qualche fermata ed era più veloce, ma non avendo mai navigato il Canal Grande nella sua interezza ed avendo molto tempo a disposizione abbiamo optato per la 1. E non ce ne siamo pentiti. Alle 10.15 scendiamo dal vaporetto ed arriviamo a Piazza San Marco …
… facciamo un giretto nella piazza, Palazzo Ducale, Ponte dei Sospiri (ancora ricoperto dai pannelli pubblicitari) e poi ci dirigiamo verso la Basilica di San Marco dove avevamo prenotato l’entrata tra le 11:45 e le 11:55 tramite il sito Veneto Inside (costo della prenotazione 1 euro). Pur essendo in netto anticipo ci fanno passare ugualmente, ma non prima di aver lasciato gli zaini nell’apposito ufficio lì vicino. L’entrata dei prenotati è sotto la porta di San Pietro, la riconoscerete perchè non c’è praticamente fila mentre nell’altra entrata la fila partiva dal Palazzo Ducale!!! La visita alla basilica è durata circa 1 ora ed ha compreso la Pala d’Oro (2 euro), il tesoro (3 euro) e il balcone dei cavalli (5 euro). Non ci sono parole per descriverne la bellezza.
Usciti dalla basilica bazzighiamo un po’ per San Marco e dopo un pranzo al sacco nei giardinetti contigui iniziamo la seconda parte della giornata: un itinerario nelle zone meno note turisticamente che ci ha portati da San Marco alla nave. Tutto a piedi. Alla fine i kilometri non sono molti, siamo andati con molta calma fermandoci più volte in dei bar o a mangiare il gelato e devo dire che anche i più scettici che erano con noi ne sono rimasti molto soddisfatti. Il tutto poi con un passeggino al seguito!! A questo proposito devo dire che i ponti da attraversare sono parecchi ma solo su alcuni si è costretti a prendere su di peso il passeggino. Cmq tutto fattibile senza stramazzare dalla fatica.
Usciti da Piazza San Marco arriviamo in Calle XXII Marzo, la strada delle boutique di moda molto frequentata da turisti giapponesi Da qui tagliamo per il Teatro La Fenice …
… per poi arrivare a Campo S. Angelo con la sua torre pendente …
… e successivamente al vicino campo S. Stefano.
Attraversiamo il Ponte dell’Accademia ed entriamo nel Sestriere di Dorsoduro …
… fino ad arrivare prima a San Barnaba e poi al Campo S. Margherita.
Attraversiamo in Campo S. Pantalon ed entriamo nel sestriere di San Polo fino a raggiungere il bellissimo Campo S. Rocco con la sua chiesa e i palazzi circostanti …
… per poi arrivare fino a Santa Maria Gloriosa dei Frari attraversando i canali e canaletti tipici di Venezia.
Giungiamo poi nel cuore di questo sestriere, Campo S. Polo con l’omonima chiesa …
… per poi arrivare a Campo S. Stin.
Costeggiando il Calle della Lacca entriamo nel quarto ed ultimo sestriere, quello di Santa Croce …
… ed arriviamo al Campo dei Tolentini ed alla bella chiesa di San Nicola quella con la palla di cannone incastonata nella facciata.
Dopo esserci riposati un po’ nei giardini Papadopoli attraversiamo Piazzale Roma e tramite People Mover e Navetta torniamo alla nave poco prima delle 18. Alle 19 la nave molla gli ormeggi dal Molo di Levante e dopo il passaggio dalla Giudecca ritorna in mare aperto in direzione Ancona. Si conclude così una indimenticabile giornata a Venezia dove abbiamo navigato tutto il Canal Grande, girato Piazza San Marco, visitata la Basilica e camminato a piedi in ben 4 sestrieri !!!
Purtroppo siamo arrivati proprio agli sgoccioli … è arrivato il momento di fare le valige e di accomodarle fuori dalla porta … ci danno tempo fino alle 2.
Ancona – 20 Agosto 2011
Ed eccoci arrivati (purtroppo) alla fine della crociera. Alle 7 del mattino la MSC Armonia arriva ad Ancona ed alla stessa ora dobbiamo liberare le cabine. Andando a fare colazione notiamo subito molte facce nuove (e sorridenti) di coloro che imbarcati a Venezia sono all’inizio del viaggio. Le (poche) persone che scendono ad Ancona sono tutte all’interno del teatro ad aspettare la chiamata del proprio colore. Alle 8:30 eravamo a terra con le valige e con 1.931 miglia marine in più sul groppone.
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