Lorenzo Rocci (Fara in Sabina, 11 settembre 1864 – Roma, 14 agosto 1950) è stato un grecista, lessicografo, latinista, presbitero e poeta italiano, ricordato soprattutto per aver redatto il primo Vocabolario Greco-Italiano.
Gesuita, si laureò in lettere presso la Regia Università di Roma nel 1890 - della commissione esaminatrice faceva parte anche il poeta Giosuè Carducci - per dedicarsi poi all'insegnamento liceale (nel 1899, tra il 1903 e il 1920 e tra il 1939 e il 1946 presso il Nobile Collegio Mondragone di Roma).
Al 1939 risale la prima edizione del suo Vocabolario Greco-Italiano, pubblicato poi in edizione definitiva nel 1943 presso la Società editrice Dante Alighieri e rinnovato dopo settant'anni nel 2010. Per la stesura del vocabolario (2.074 pagine), Rocci impiegò oltre venticinque anni di lavoro, con il solo ausilio di schede dattiloscritte e appunti.
Sulla vita di Padre Lorenzo Rocci non si hanno molte notizie, ma il professor Enrico Renna, sulla rivista Societas - Rivista dei gesuiti dell'Italia meridionale, ne ha documentato in tre puntate la vita nel 2002. Altra fonte è un articolo da Avvenire del 21 giugno 2006, pagina 31 (Rocci, il greco tiene banco), scritto da Filippo Rizzi, che ripercorre la vita accademica e apostolica di padre Rocci.
Il Vocabolario Greco-Italiano, conosciuto anche semplicemente come Il Rocci, è un dizionario di greco antico edito dalla Società editrice Dante Alighieri e composto di circa 150 000 lemmi. La versione cartacea, come la quasi totalità dei dizionari di greco antico, è monodirezionale e consente quindi solo la ricerca dal greco. Si tratta del primo dizionario greco-italiano di queste dimensioni realizzato in Italia (infatti, negli anni antecedenti alla sua pubblicazione, gli studenti dovevano avvalersi delle traduzioni italiane del vocabolario tedesco di Passow, o di quello inglese Liddell-Scott-Jones)[1].
La sua prima pubblicazione risale al 1939. Il suo autore è il grecista e gesuita Lorenzo Rocci, che per realizzarlo ha impiegato circa 25 anni anni di lavoro, con il solo ausilio di schede dattiloscritte e appunti. Nuove edizioni vengono saltuariamente realizzate, e di queste l'ultima, nella quale sono state apportate sostanziali migliorie, risale al 2011[2].
Settantaquattro anni dopo la sua prima comparsa e appena due anni dopo l’ampia revisione che ne ha ristrutturato forma e contenuti, il Rocci torna a far parlare di sé per un’altra rilevante novità, per un altro prezioso regalo agli studenti italiani impegnati nell’apprendimento delle lingue classiche. Nasce Rocci – Eίσαγωγή, Starter Edition, dizionario di avviamento allo studio del greco, concepito e realizzato per coloro che hanno appena intrapreso il percorso liceale. Gli ideali fruitori del Rocci – Eίσαγωγή sono infatti gli studenti del biennio, e in particolare del primo anno, per i quali la scarsa familiarità dello strumento vocabolario può costituire un ulteriore ostacolo nel già impervio cammino verso la conoscenza del greco.
Rocci – Eίσαγωγή è un dizionario greco-italiano semplificato e snellito, capace di coniugare il rigore scientifico del Rocci con la leggerezza doverosa per un volume che abbia l’ambizione di parlare ai più giovani. Rocci – Eίσαγωγή presenta dunque in formato ridotto le medesime caratteristiche – dai contenuti alla grafica – dell’illustre Vocabolario Greco-Italiano Lorenzo Rocci: l’accorpamento dei lemmi in famiglie, l’evidenziazione dei significati, l’indicazione delle reggenze, l’impaginazione su due colonne. L’occhio e la mente dello studente saranno così gradualmente abituati alla pagina e allo stile del dizionario maggiore, in un rapporto di ideale collaborazione studente-dizionario che si annunci proficuo e gratificante.
Veniamo ora ad illustrare le principali caratteristiche del nuovo strumento.
ETIMOLOGIE
Si è omesso di inserire nozioni etimologiche troppo complesse, mentre si è scelto di fornire le etimologie più elementari, dalle quali lo studente può trarre informazioni utili per la comprensione dell’origine dei termini e della loro evoluzione semantica. Pertanto, là dove l’etimologia è chiara e non pone particolari difficoltà, lo studente la troverà regolarmente indicata entro parentesi quadre accanto al lemma.
LEMMI
Il numero dei lemmi è stato sensibilmente ridotto rispetto a quello del Rocci maior, in quanto si è scelto di inserire nella versione propedeutica solamente i vocaboli attestati negli autori maggiormente letti nel biennio: Esopo, Apollodoro, Luciano, Senofonte, Erodoto, i Vangeli. Si è invece creduto opportuno escludere tutte le voci rare e prettamente poetiche, alle quali il ragazzo sarà chiamato a prestare attenzione solo in una fase più avanzata dei suoi studi. Il numero contenuto dei lemmi aiuterà lo studente ad acquisire familiarità con lo strumento dizionario e rapidità nella ricerca. Inoltre, a differenza dei piccoli lessici di corredo agli eserciziari, il Rocci – Eίσαγωγή non si limita a fornire al ragazzo i significati, ma soprattutto si prefigge di istruirlo all’uso del dizionario. Pertanto il giovane studente sarà agevolato dalla presenza di un numero contenuto di lemmi, ma al tempo stesso avrà subito l’opportunità di consultare una voce completamente strutturata.
TRADUZIONI DEI LEMMI
Nella traduzione dei lemmi si è optato per riportare le sole accezioni attestate negli autori di prosa più frequentemente letti nel biennio, pur senza rinunciare del tutto alla ricchezza semantica del greco. Lo studente troverà pertanto per ogni lemma numerose proposte di traduzione e dovrà acquisire la capacità di individuare tra queste la più adatta al suo contesto.
CITAZIONI E INDICAZIONI DELLE REGGENZE
Per non appesantire eccessivamente uno strumento nato per essere agile, si è preferito ridurre all’essenziale le citazioni d’autore, riservando invece più ampio spazio alle informazioni relative a costrutti e reggenze. Lo studente potrà comunque trovare un discreto numero di citazioni degli autori a lui più familiari, private dell’indicazione della fonte ma assolutamente fedeli al testo originale e debitamente tradotte.
PARADIGMI E RIMANDI INTERNI
Paradigmi verbali e rimandi interni vengono forniti con generosità. Dunque, nei frequenti casi di voci verbali politematiche, irregolari o comunque anomale, lo studente potrà tentare la ricerca della forma flessa, affidandosi alla guida del vocabolario per risalire al lemma corretto, accanto al quale potrà poi leggere l’intero paradigma.
FAMIGLIE DI VOCABOLI
Come nel Rocci maior, così anche nella versione ridotta si è scelto di conservare il caratteristico raggruppamento dei vocaboli in famiglie, che costituisce un tratto tipico del Rocci fin dalla sua primissima edizione e un elemento utile agli studenti per acquisire dimestichezza con le parentele etimologiche, ma indubbiamente anche una difficoltà per un giovane ancora inesperto. Per trovare il giusto equilibrio tra vantaggi e svantaggi, si è deciso di non sopprimere del tutto i celebri “grappoli”, ma semplicemente di snellirli e ridurli di numero, includendo all’interno di essi due o al massimo tre vocaboli.
GRAFICA
Il Rocci minor conserva del Rocci maior anche l’impostazione grafica: dalla distribuzione del testo su due colonne ai font impiegati, dal formato della pagina alla struttura delle voci. Il carattere ha però un corpo maggiore e risulta quindi ancora più chiaro e leggibile, più adatto a fruitori non ancora esperti.
Il giovane studente sarà preso per mano e guidato attraverso le meraviglie della lingua greca, istruito all’uso del dizionario maggiore ed educato ad un impiego corretto del vocabolario. Nel suo Rocci – Eίσαγωγή troverà un amico prezioso e fedele, che gli insegnerà ad apprezzare la ricchezza del greco e ad evitarne le insidie; un compagno che saprà prepararlo adeguatamente alla traduzione, con leggerezza e semplicità.
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