Signor Ministro,
la presentazione del disegno di legge per la Modificazione del N.3566/2007 “Ratifica come Norma regolatrice dell’Organizzazione del Ministero degli Esteri” [http://www.opengov.gr/ypex/?p=94], che prevede, tra le altre cose, la “Riforma dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini”, contiene disposizioni che contrastano radicalmente sia con la legge fondativa dell’Istituto Ellenico nella quale si prevede -per inferenza interpretativa- l’indipendenza dalle autorità politiche, sia con l’assetto pratico in vista dell’organizzazione e del funzionamento di centri di ricerca di questo tipo sul piano internazionale. La reale necessità di una riarticolazione dell’organogramma e dei servizi dell’Istituto, la necessità di collegarsi con l’ambiente scientifico internazionale contemporaneo e il rafforzamento dell’attività multilaterale tanto nel campo educativo quanto in quello detto “della diplomazia culturale”, NON POSSONO e non debbono privare l’Istituto della sua indipendenza, e farne un’arena per la promozione di ambizioni politiche o di altra natura.
Signor Ministro,
- La creazione di una carica di direttore scientifico e il suo assoggettamento a un superiore amministrativo con funzioni di Presidente-manager non proveniente dall’ambito degli studi umanistici e senza collegamenti con gli scopi effettivi del funzionamento dell’Istituto, entra in contrapposizione con la legge fondativa dell’Istituto.
- La scelta della maggioranza dei membri della Commissione di Vigilanza da parte del Ministro degli Esteri altera l’effetiva volontà dell’organo, in quanto ne fa uno strumento dei politici di turno.
- La scelta del direttore scientifico da parte del Ministro degli Esteri svilisce le supreme istituzioni educative del paese, che coltivano campi della conoscenza afferenti agli scopi e alle attività dell’Istituto. Più generalmente, l’assenza di taliistituzioni e del Ministero dell’Istruzione dalle attivitàdell’Istituto gli toglie il carattere di luogo educativo, che da sempre era il nocciolo della sua attività.
- Accollare all’Istituto il gravame di enormi spese per stipendi significa sottrargli risorse per la realizzazione dei suoi obiettivi nei settori della ricerca, dell’educazione ecc.
LA COSA PIU’ IMPORTANTE La fretta con la quale il suo Ministero ha messo in consultazione on line [http://www.opengov.gr/ypex/?p=94] il disegno di legge –per soli cinque (5) giorni!– suscita gravi sospetti quanto alla natura pretestuosa dell’intero procedimento. Gli enti competenti non sono stati informati tempestivamente né si è voluto il loro coinvolgimento nel procedimento, cosa che avrebbe significato l’arricchimento del procedimento stesso, e la corresponsabilità nella progettazione come anche la richiesta di collaborazione all’attuazione dell’obiettivo di riforma che viene predicato dalla nuova legge.
Il minimo che dovete fare è prolungare la durata della consultazione, chiamando gli enti e l’opinione pubblica a un effettivo dialogo e alla presentazione di proposte.
Vi chiamiamo a dimostrare nei fatti la volontà di una riforma dell’Istituto di Studi Bizantini e Postbizantini, che vada in senso positivo e non in senso negativo.
In nome di tutti i firmatari
Scopo di questo pronunciamento è di sventare il pericolo che l’Istituto Ellenico di Venezia diventi un luogo dipendente da meschine pratiche politiche, e sia così distolto dalla produzione scientifica, e sia dissipata in sinecure la sua ricchezza.
VOGLIAMO la riforma dell’Istituto ma con la collaborazione di TUTTI!
La comunità scientifica del paese deve prendere posizione!
Chiedete UN’EFFETTIVA CONSULTAZIONE ADESSO!
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