Esiste una visione diversa della Grecia, poco nota alle classiche rotte turistiche. È quella dell’Epiro, tra la catena montuosa del Pindo e il Mar Jonio di fronte a Corfù. È una costellazione di piccoli centri sparsi fra vette e valli, un ricco patrimonio di fiumi e laghi, foreste e titanici canyon, piscine naturali, da visitare a cavallo o a piedi, jeep safari o rafting e kayak.
Come nella discesa delle acque del fiume Arachthos, nell’Epiro orientale, preparati dagli operatori della AlpineZone ( www.alpinezone.gr ), fra natura incontaminata e acque azzurre da bere. Quasi mistici gli incontri con la storia, fra Antica Grecia, Bisanzio, l’Impero Ottomano, gli arroccati monasteri ortodossi come quello di Tsoukas vicino al paesino di Elliniko. La gente è estremamente ospitale, ha una mania per l’acqua, te la offrono a ogni incontro così, oltre ad averne bevuta tanta, ti trovi con una bella scorta di bottigliette. Fra le pietanze spicca il pescato d’acqua dolce, la trota al cartoccio, al forno, grigliata, con patate o insalate, foglie verdi, cetrioli, olive e cipolle, con la Feta, noto formaggio bianco, semiduro e friabile, appena salato, da latte di pecora (anche caprino) e caglio.
Come nella discesa delle acque del fiume Arachthos, nell’Epiro orientale, preparati dagli operatori della AlpineZone ( www.alpinezone.gr ), fra natura incontaminata e acque azzurre da bere. Quasi mistici gli incontri con la storia, fra Antica Grecia, Bisanzio, l’Impero Ottomano, gli arroccati monasteri ortodossi come quello di Tsoukas vicino al paesino di Elliniko. La gente è estremamente ospitale, ha una mania per l’acqua, te la offrono a ogni incontro così, oltre ad averne bevuta tanta, ti trovi con una bella scorta di bottigliette. Fra le pietanze spicca il pescato d’acqua dolce, la trota al cartoccio, al forno, grigliata, con patate o insalate, foglie verdi, cetrioli, olive e cipolle, con la Feta, noto formaggio bianco, semiduro e friabile, appena salato, da latte di pecora (anche caprino) e caglio.
L’arrivo in Epiro da Ancona avviene con traghetti-navi da crociera della Minoan Line, Gruppo Grimaldi (www.minoan.gr ), auto o altro mezzo al seguito mentre si approfitta della Spa di bordo, dei ristoranti, negozi, palestra. Attracco a Igoumenitsa. A pochi chilometri la capitale Ioannina (Giannina), in centro la cittadella fortificata e il museo bizantino, chiese, moschee e sinagoghe, ricca di vita e locali, sul Lago Pamvotida dove sorge un’isola popolata da pescatori, artigiani, ristoratori, titolari di piccoli traghetti. Qui il museo dedicato ad Ali Pascià Tepeleni, nel XIX secolo governatore turco che voleva farsi un suo regno, ma il 5 febbraio 1822 fu fatto uccidere dal sultano Mahmud II. Tornati in centro, base al Grand Serai Congress & Spa (Gruppo Mitsis Hotels) o all’Hotel Du Lac congress center & Spa ed esplorando la città ecco la secolare tradizione della lavorazione dell’argento, quella che formò Sofirio Bulgari (Sotirios Voulgaris), epirota, fondatore della nota Bulgari, Made in Italy del lusso e dei preziosi.
Al «Centro Kepavi» ( www.kepavi.gr ) è possibile osservare i maestri argentieri a lavoro nei loro laboratori e nelle scuole. Dodoni, Metsovo, Konitsa, Elliniko, Zagori, cittadine con hotel splendidi, piccoli o grandi, da dove continuare il viaggio. A Dodoni, 20 chilometri da Ioannina, pranzo gustoso al Mirtali Art Hotel mentre gli occhi si riempiono con la visione dell’antico teatro greco, fra i maggiori esistenti, in quello che era uno dei centri più sacri dell’antichità, valorizzato nel III secolo a.C. da Pirro, Re dell’Epiro. A Metsovo, seduti ai tavoli del ristorante «1350 m» dell’Hotel Grand Forest, fra boschi e panorama sulla catena montuosa e le valli, cena con zuppa di funghi selvatici, crostini e olio aromatico; varietà di insalata con rucola, funghi freschi, formaggio di capra ai ferri, noci e melagrana, arrosto di maiale farcito con il Metsovone, formaggio affumicato di zona. I vini, bianchi e rossi, della nota Katogi Averoff winery.
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