I relitti di Fourni sono tra le cinque scoperte archeologiche del 2015 candidate per la seconda edizione dell'International Archaeological Discovery Award "Khaled al-Asaad". Il premio- intitolato al Direttore del sito di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale – è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e agli archeologi. E’ organizzato dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Archaeological Tourism Exchange e sarà assegnato il 28 ottobre a Paestum, in Italia.
Secondo i dati del Ministero greco per la Cultura, gli ultimi relitti di Fourni si aggiungono alle altre 23 scoperte nell’ area di Fourni, ad opera dello stesso team archeologico. Questi ultimi, databili dalla fine del periodo arcaico fino al 19 ° secolo, provengono dall’isola di Kos, dall’ Egeo orientale, da Sinope (sul Mar Nero )e dai possedimenti romani nel nord Africa. In tutto parliamo quindi di 45 scoperte di rilievo nel sito. Si stima che l’intera operazione per recuperare i relitti sarà completata nel 2018.
Le scoperte degli ultimi due ani confermano l’ ipotesi iniziale che risale alla scoperta del mare di Furni: anche se si tratta di un’isoletta trascurata nelle fonti storiche, in realtà Fourni dimostra di essere un centro marittimo di importanza molto di più che locale. La sua posizione geografica e le sue coste cosi diverse hanno permesso all’isola di far parte di un’ampia rete di corridoi marittimi dell’ antichità. Per quello che riguarda i tempi moderni, si spera che l’isola regali alla Grecia un prezioso premio archeologico.
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