4 luglio 2015. Jannis guarda il mare che bagna la sua isola, Milos, un atollo nel Mediterraneo. E il giorno che precede il referendum, SI o NO. Mentre l'Europa attende la decisione del popolo greco, i cittadini si riuniscono nell'agorà dell'isola a ricordare i fasti di una democrazia esportata in tutto il mondo; ora qualsiasi decisione potrebbe essere inutile. Jannis e sua moglie, Calliope, cercano negli occhi dei figli le risposte ai dubbi che nessuno sa sciogliere. Il giorno successivo Tsipras annuncia la vittoria del NO, la Grecia resiste e barcolla. E l'inizio dell'incubo di uno scenario possibile: il default.
L’immagine scelta per la copertina del libro «Default»: il belvedere di Cuma, considerata per anni la prima colonia della Magna Grecia, databile intorno al 740 a.c., in una foto di Umberto Mancini
Nel suo secondo romanzo l’avvocato napoletano Giorgio Coppola racconta i sentimenti di una famiglia nelle ore precedenti il referendum voluto da Tsipras nel luglio 2015
Nei giorni in cui le conseguenze della Brexit e la riflessione sulla crisi dei valori alla base della fondazione dell’Unione Europea tengono banco nel dibattito politico, esce in libreria Default (Robin Edizioni), seconda prova da scrittore dell’avvocato napoletano Giorgio Coppola, che già con Nessuno può conoscermi, sul legame adottivo tra un uomo e il figlio della sua ex, ha mostrato un’acuta capacità di romanzare temi sociali attualissimi. Prima ancora Coppola ha pubblicato una raccolta di poesie, Dell’amore del destino e di altri inganni (Albastros - Il Filo).
La presentazione
In Default, Jannis, pescatore e affittacamere dell’isola greca di Milos affronta, con la sua famiglia, il crollo finanziario della terra che fu culla della civiltà occidentale. E della sua pacifica economia familiare. Incubo e realtà. Cronaca degli eventi e paure individuali che prendono forma in scenari apocalittici. La grandezza degli ideali classici e il rischio del loro tonfo sotto il peso degli interessi economici. Si sgretolano speranze, legami e vie di fuga. È un dissesto economico, ma soprattutto è il default di una identità. Così, almeno, lo vivono Jannis e la moglie Calliope. La storia, un racconto con tanti spunti per riflessioni economiche e filosofiche, inizia alla vigilia del referendum voluto dal premier greco Tsipras sulla proposta di rientro dal debito dei creditori europei, il 5 luglio. La presentazione del libro martedì 12 luglio, alle 18.30, nella Sala Silvia Ruotolo della Municipalità Vomero (via Morghen), con l’economista Massimo Lo Cicero, il docente greco Jannis Korinthios e l’autore.
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