Il potere della Serenissima fu strettamente legato al Mediterraneo orientale. La presenza dei veneziani a Cipro era cospicua già prima dell’instaurazione del regno franco dei Lusignan, che reggevano l’isola dalla fine del XII secolo. Il matrimonio di Caterina Cornaro con Giacomo II Lusignan, frutto degli abili stratagemmi degli agenti veneziani, permise di annettere Cipro ed estendere i possedimenti dello stato da mar fino alle porte del continente asiatico. Il libro ripercorre, attraverso l’analisi delle fonti custodite negli archivi di Venezia, le tappe più importanti nel processo di consolidamento della presenza veneziana a Cipro.
Il governo instaurato sull’isola da parte della Repubblica di Venezia fu partecipato in larga misura dagli stessi ciprioti, rendendo inutili eventuali operazioni di colonizzazione con famiglie di provenienza lagunare. Nella trattazione delle principali caratteristiche dell’organizzazione amministrativa del regno cipriota emergono gli elementi di affinità con i tre secoli di reggenza dei Lusignan. Le continuità istituzionali, giuridiche e fiscali dimostrano il mantenimento a Cipro, nel XVI secolo, di strutture tipiche delle società feudali dell’Occidente medioevale e delle formazioni crociate nel Medio Oriente.
Attenzione specifica è dedicata all’analisi delle interazioni tra i veneziani e la popolazione locale fortemente commista con gruppi etnico-religiosi provenienti dalle coste del Mediterraneo orientale e occidentale. Si rileva così il profilo di una società multiculturale in cui gli episodi di mutua influenza alimentano un dialogo quotidiano tra le comunità.
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